Schiaffino ha avuto anche il merito di tenere a battesimo il suo erede: Gianni Rivera. Succede nel Campionato 1959/60 in occasione di Milan-Alessandria. Tra gli ospiti, appunto, milita il futuro Golden-boy, seguito da tempo da Gipo Viani che in lui rivede le migliori qualità di Schiaffino, ormai trentaseienne. E proprio Viani consigliò al Presidente: “Lo prenda anche se costa caro ed è un ragazzino! C'era nebbia, si distinguevano solo le sagome dei calciatori e a volte non capivo chi fosse lui e chi Schiaffino. Lo prenda Presidente, dia retta a me!”. Queste parole convinsero Rizzoli a prendere il giovane regista dell'Alessandria, che sarebbe diventato la bandiera del Milan per i vent'anni a venire, degno successore di Juan Alberto Schiaffino, detto “Pepe”.
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Schiaffino, 14 anni fa la scomparsa: un ricordo tra aneddoti e curiosità
Massimo Iurino
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