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Jesús Suso, ex esterno offensivo del Milan (credits: GETTY Images)
ULTIME NEWS MILAN - In una squadra di calcio è normale prassi cercare di mettere nelle condizioni migliori i giocatori di livello superiore. C'è chi, difficilmente, riesce a esprimere al meglio in diverse posizioni del campo, ma si specializza in un singolo ruolo cui improntare un'intera carriera. Sarebbe impensabile pretendere da un calciatore le migliori prestazioni nelle zone più disparate del campo. In tale descrizione può tranquillamente rientrare Jesus Suso.
Lo spagnolo è un esterno puro, inutile girarci attorno. Alcuni suoi allenatori hanno provato a spostarlo in altre zone del campo per cercare di farlo adattare ad un'idea di gioco diversa. La sua tecnica si pensava potesse bastare ai vai cambi richiesti, ma alla fine si è sempre ritornati sul punto di partenza. Vincenzo Montella lo provò da seconda punta, Marco Giampaolo da trequartista. Il risultato è stato sempre quello di ritornare sui propri passi. Suso è sempre stato la stella del Milan in questi ultimi anni e, con i suoi gol e soprattutto assist, ha tenuto a galla una squadra non all'altezza della sua fama. Il numero 8 è stato uno dei protagonisti principali della vittoria dell'ultimo trofeo a Doha contro la Juventus: se il Milan ha alzato al cielo quella Supercoppa gran parte del merito è suo.
Suso è da tempo il leader tecnico del Milan. Nessun dubbio. Le squadre sono sempre state adattate al suo modo di esprimersi ed è sempre stato giusto così. Adesso, però, sembra arrivato il tempo di dare una sterzata diversa. A partire dalla seconda parte della stagione scorsa, Suso ha subito un'involuzione preoccupante dal punto di vista realizzativo e degli assist. Crisi che si è acuita in modo evidente nel corso di questa stagione, considerando i suoi numeri: un solo gol e due assist in 16 partite. Troppo poco per un leader tecnico. I tifosi ne hanno abbastanza delle sue prestazioni e lo fischiano con insistenza. La partita contro la Sampdoria ha mostrato un Suso indisponente e mai incisivo che, nonostante ciò, non gli è valsa la sostituzione.
Difficile capire il perché si insista in un giocatore che sembra non averne più. Ci sarebbero altre soluzioni da adottare. Con l'arrivo di Zlatan Ibrahimovic le due punte sembrano essere la conseguenza naturale, ma pur rimanendo sul 4-3-3 si potrebbe inserire un Samu Castillejo che ha impressionato contro la Lazio, poco prima di infortunarsi. Continuando su questa direttiva si rischia di andare incontro ad un grandissimo equivoco, che va risolto al più presto. Guai a criticare un giocatore che ha dato tantissimo a questa squadra, semplicemente sembra arrivato il momento di voltare pagina. Eccole le soluzioni per esaltare Zlatan Ibrahimovic, continua a leggere >>>
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