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Tutto su Ivan Gazidis, A.D. del Milan: bio, ruolo e risultati

Redazione

Ecco chi è il sudafricano Ivan Gazidis, nuovo amministratore delegato del Milan. Dichiarazioni, curiosità, curriculum e risultati economici dell'ex dirigente Arsenal, scelto da Elliott

LA SCHEDA

Nome: Ivan Gazidis

Luogo e data di nascita: Johannesburg (Sudafrica), 13 settembre 1964

Ruolo: Amministratore delegato

Club: AC Milan

 

BIOGRAFIA

Si trasferisce con la famiglia all'età di 4 anni in Gran Bretagna, per la precisione a Manchester. Dopo aver frequentato la locale Manchester Grammar School va a studiare al St. Edmund Hall dell'Università diOxford e vi si laurea in legge nel 1986. Alla fine del 1993 inizia la sua esperienza in campo calcistico: dopo essersi spostato negli Stati Uniti l'anno prima e aver lavorato per uno degli studi legali più importanti del Paese, Latham & Watkins, Gazidis è uno dei fondatori della Major League Soccer, il massimo campionato di calcio nordamericno. Da quel momento inizi la sua irresistibile ascesa: diventa vice commissario della Lega nel 2001 supervisionandone decisioni strategiche di marketing e di business, e dà impulso anche alla federcalcio messicana e alla CONCACAF Gold Cup, la competizione per le nazionali del Nord e del Centro America corrispondente ai nostri campionati europei. Alla fine del 2008 accetta di diventare amministratore delegato dell'Arsenal, carica che assume dal 1° gennaio 2009. Nell'estate del 2018 il fondo americano Elliott Management Corporation diventa proprietario del Milan e individua subito Gazidis come l'uomo del rilancio del club rossonero: il dirigente di origine greca viene nominato ufficialmente amministratore delegato e direttore generale dall'assemblea degli azionisti del Milan il 5 dicembre 2018.

 

 

ARSENAL (2009-2018)

Il primo gennaio 2019 entra nei quadri dirigenziali dell’Arsenal come amministratore delegato, con l’obiettivo di potenziare notevolmente il marchio della squadra londinese da un punto di vista economico. Malgrado i risultati sportivi siano modesti (nel suo palmares ci sono appena tre FA Cup e tre Community Shield), la crescita del fatturato è esponenziale: in una gestione quasi decennale il fatturato raddoppia, i bilanci sono in attivo e le cifre delle sponsorizzazioni crescono a dismisura, come per esempio quella di Emirates, che prima del suo arrivo versava 5 milioni e mezzo di euro e oggi è arrivato a 40, stessa cifra dello sponsor tecnico Puma.

 

 

Andrea Sartori, Global Head of Sports di KPMG (intervista a Football Benchmark a Sky) ha provato a spiegare qualche dato: "All’Arsenal in 9 anni Gazidis ha incrementato del 95% i ricavi commerciali e del 75% I ricavi totali, con un picco nella stagione 2016-2017, seguita da una stagione in leggero calo poiché i Gunners non erano in Champions League. Per i ricavi commerciali il picco c’è stato nel 2015-2016, nel 2016-2017 c’è stata una leggera discesa in seguito alla svalutazione della sterlina causa Brexit, idem per i ricavi da stadio. Il totale dei profitti dopo le tasse, dal 2011-2012 al 2016-2017, è di 120 milioni di euro. Per quanto riguarda i ricavi dal seggiolino il massimo è stato 82 euro nel 2015-2016 per scendere ai 62 del 2017-2018. Tanto per fare un raffronto, la Juventus ne guadagna 52, il Milan 15. I rossoneri negli anni di Gazidis all’Arsenal a fronte dei 120 milioni di profitti hanno accumulato 477 milioni di perdite. La percentuale di utilizzo dello stadio è del 99% per l’Arsenal e del 66% per il Milan che comunque è risalito dal 50% di due anni fa, mentre per il ricavo totale dello stadio si arriva a 112 a 35 a favore ovviamente dell’Arsenal. Insomma, Gazidis eredita una situazione pesante ma per quanto riguarda il brand, malgrado negli ultimi due anni la forbice si sia allargata, il Milan è comunque messo bene e se dovesse tornare a vincere questo settore si rafforzerebbe ulteriormente. Per quanto riguarda il valore d’impresa, al 1° gennaio 2018 l’Arsenal l’ha migliorato del 25% rispetto a due anni prima, arrivando a 2 miliardi e 102 milioni, mentre il Milan viene calcolato a 514 milioni malgrado il valore più corretto si attesti sui 550”.

 

 

MILAN (DAL 2018 AD OGGI)

Ivan Gazidis firma come nuovo amministratore delegato del Milan il primo dicembre, con un contratto da 4 milioni di euro e un orizzonte temporale sui 3-5 anni. La proprietà si è data queste scadenze di medio-lungo termine, senza però naturalmente escludere una permanenza più lunga.

Situazione economica difficile quella che il dirigente sudafricano eredita al Milan. Sempre nell'analisi di KPMG per Football Benchmark di Sky, si evidenzia come il club rossonero nelle ultime sette stagioni (2011-18) abbia perso 477 milioni di euro, con un picco di -126 nel 2017/18, a causa dei corposi investimenti della proprietà cinese targata Yonghong Li (con amministratore delegato Marco Fassone)

Anche i ricavi commerciali hanno conosciuto una contrazione, fino ad arrivare ai 78M del 2017/18. Il confronto del valore di impresa tra Milan e Arsenal, poi, fa impallidire, con i Gunners che superano i 2,1 miliardi di euro e i rossoneri appena al di sopra dei 500 milioni. Pesa anche la differente resa dei due stadi. L'Emirates Stadium porta nelle casse dell'Arsenal durante il giorno della partita circa 112 milioni di euro, contro i 35 di San Siro.

 

 

IPSE DIXIT

"Sono entusiasta di accettare questa nuova sfida e farò tutto ciò che è nelle mie possibilità per riportare il Milan al top. Ho l’opportunità di iniziare contando su un gruppo di giocatori di talento, su colleghi che lavorano con il massimo impegno e sulla forte leadership sportiva di Leonardo, Maldini e Gattuso. Sono grato al Presidente Paolo Scaroni, al Consiglio di Amministrazione del Club e alla proprietà per la fiducia che ripongono in me" (18 settembre 2018, al suo approdo al Milan).

 

 

"Per me è un grande onore essere stato scelto per guidare il Milan come Chief Executive Officer (CEO, ndr). Darò tutto me stesso nel lavoro per raggiungere i nostri obiettivi, non sarà facile, ma dobbiamo lavorare duramente e insieme. Ma insieme riporteremo il Milan in alto. Forza Milan". (5 dicembre 2018, il saluto da neo amministratore delegato sui social account dei rossoneri).

 

 

Ecco invece alcuni passaggi alla sua prima apparizione in una conferenza stampa ufficiale, in occasione della presentazione del neo-acquisto Piatek, arrivato per 35 milioni di euro dal Genoa:

SU PIATEK: "È un altro investimento a lungo termine del Club, sempre nel rispetto del Fair Play Finanziario. Krzysztof è esattamente il giocatore che volevamo: giovane e pieno di talento. Piatek rientra nei nostri parametri, abbiamo già tanti giovani in squadra. Questo è un momento emozionante ed eccitante per me". SU LEONARDO E MALDINI: "Ringrazio Leonardo e Maldini per il grande lavoro svolto nel calciomercato estivo e anche in quello invernale, in poco tempo e sotto pressione. Ho il piacere di lavorare con veri professionisti, persone intelligenti e di grande passione. Abbiamo una forte proprietà alle spalle e sono ottimista per il futuro". PRESENTE E FUTURO: "Dobbiamo ricostruire un piano a lungo termine, basato su una squadra disciplinata, giovane ma anche di esperienza. I nostri tifosi ameranno il nuovo progetto rossonero. Per me essere a Milanello è molto speciale, sono in un posto magico dove si respira calcio. Il Milan è speciale, un punto di riferimento a livello mondiale: gli ultimi anni sono stati difficili ma dobbiamo riportarlo in alto. Siamo tutti coinvolti e abbiamo obiettivi importanti: vogliamo la Champions League". UEFA E FAIR PLAY FINANZIARIO: "Dobbiamo capire e rispettare le regole che ci impone la UEFA. Passo molto tempo con le istituzioni del calcio, conosco molto bene le persone che ci lavorano. Finché non conosceremo l'esito del nostro appello, dopo il ricorso, non sapremo precisamente i paletti e le restrizioni. Dobbiamo avere un piano finanziario sostenibile, avere delle solide fondamenta per crescere. Ci vorrà del tempo e non mancheranno gli ostacoli. Ero presente quando è stato creato il Fair Play Finanziario: non aveva l'obiettivo di punire le squadre ma di aiutarle a tornare su un percorso più sostenibile. Ci deve essere un percorso chiaro da seguire per permettere non solo al Milan di poter tornare in alto". SUL CALCIO ITALIANO: "Non c'è solo il viaggio del Milan da percorrere ma anche quello del calcio italiano, che deve tornare ad essere un punto di riferimento. Per esempio, migliorando gli stadi e portandoli a un livello mondiali. Uno dei miei compiti è anche quello di far crescere il calcio italiano". SULLO STADIO: "Stiamo ancora guardando le alternative. Con una proprietà forte come Elliott possiamo fare grandi cose, come riammodernare San Siro oppure costruire un nuovo stadio. Stiamo lavorando molto bene con l'Inter e sono ottimista per i risultati che otterremo per il Milan, Milano e i milanesi". (24 gennaio 2019, conferenza stampa di presentazione di Piatek da acmilan.com)

 

DICONO DI LUI

Paolo Scaroni (presidente del Milan): "Ivan Gazidis porterà uno straordinario contributo di competenza ed esperienza nell’industria del calcio. Disponiamo ora degli elementi fondamentali per tornare al successo, per il quale sappiamo ci vuole tempo, impegno e perseveranza".

 

PALMARES

Arsenal

3 FA Cup: 2013-2014, 2014-2015, 2016-2017

3 Community Shield: 2014, 2015, 2017

(di Massimiliano Valle)