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Il calcio dice addio al Decreto Crescita: cosa comporta per il Milan?

Casa Milan (getty images)
Il calcio dice addio al Decreto Crescita come annunciato dal Consiglio dei Ministri. Ecco cosa comporta a livello pratico per il Milan
Fabio Barera Redattore 

Nella giornata odierna è giunta una notizia che potrebbe cambiare il calcio italiano. Secondo quanto riportato da 'Calcio e Finanza', infatti, il Consiglio dei Ministri tenutosi ieri sera ha varato una stretta sugli sconti fiscali per i lavoratori che arrivano dall'estero. E, di conseguenza, il calcio dice addio al Decreto Crescita.

La tagliola, si legge, prenderà il via dal 1° gennaio 2024 e avrà conseguenze non solo per i tesserati nel calciomercato invernale, ma anche per quelli della finestra estiva arrivati dal 1° luglio in poi. Ad eccetto di coloro che ne avevano usufruito negli anni precedenti, come Romelu Lukaku.


Milan, cosa comporta l'addio al Decreto Crescita

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Ma per il Milan cosa comporta? Il Diavolo dovrà spendere più soldi per gli ingaggi di Christian Pulisic, Tijjani Reijnders, Ruben Loftus-Cheek, Samuel Chukwueze, Noah Okafor, Yunus Musah e Marco Pellegrino, ossia tutti quei calciatori arrivati dall'estero nella scorsa sessione di calciomercato. Calciomercato Milan - Incontro in programma per Ouédraogo >>>

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