In questi anni i rappresentati di APA, come anche gli altri azionisti di minoranza, hanno sempre contribuito ai lavori assembleari in termini di assoluta correttezza, partecipando con competenza e preparazione al dibattito e consentendo alla Società di poter vantare un vero confronto e una effettiva interlocuzione all’interno dell’organo sociale più importante.
È di tutta evidenza che si tratta di condizioni basiche che dovrebbero essere care a tutti coloro che hanno a cuore una governance evoluta e di qualità e che sarebbe ulteriormente migliorata dalla presenza di un azionariato diffuso, ancorché consapevole e regolato (come APA ha più volte proposto).
I Piccoli Azionisti rappresentati da APA avevano riposto molta fiducia nella trattativa in corso durante la quale era parso che una soluzione (ancorché non ottimale) potesse essere raggiunta e sono ora molto delusi e disaffezionati.
Anche perché questa decisione assunta nei confronti di soci appassionati e qualificati, appare tanto più paradossale in un momento storico come questo durante il quale la magistratura milanese ha avviato l’indagine “Due Curve”, i cui fatti costantemente riportati dalla stampa sono ampiamente noti a tutti. E fonte di grande imbarazzo.
Mentre APA e i suoi soci non hanno mai chiesto per sé - e non chiederanno mai - alcun vantaggio e hanno invece provveduto a sottoscrivere gli aumenti di capitale e gli abbonamenti nonché hanno acquistato i biglietti (a prezzi sempre più elevati) per le partite versando - essi - denaro proprio nelle casse della Società.
Crediamo che per AC Milan S.p.A. questa sia un’occasione persa e con grande rammarico ci spiace dover riscontrare che ciò non interessi minimamente ai suoi amministratori". LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan – Un Campione del Mondo in arrivo a gennaio? L’indiscrezione >>>
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