Per il dopo Inzaghi, Berlusconi preferisce Mihajlovic a Sarri e affida a lui le ambizioni di rilancio. Si torna a spendere, arrivano Romagnoli, Luiz Adriano, Bacca e Bertolacci, oltre che ai ritorni di Balotelli, Niang e Boateng. Per buona parte di stagione i rossoneri reggono il passo, restando in corsa per l'Europa. Ma alcuni risultati negativi convincono Berlusconi che per vincere almeno la Coppa Italia serva una svolta: per questo, fuori Sinisa, dentro Brocchi. Il Milan crolla e finisce, di nuovo, fuori da tutto.