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MILAN NEWS ELLIOTT - Come tutti sappiamo, il Milan ha chiuso il bilancio con una perdita netta di 195 milioni di euro. Cifra importante, che gazzetta.it ha analizzato nel dettaglio.
Elliott, che ha preso il Milan nel luglio 2018, perde circa una decina di milioni al mese, al netto dell'emergenza coronavirus e di tutti i costi straordinari. Perdite importanti che possiamo considerare anomale, visto che stiamo parlando di un fondo d'investimento che prova a fare esattamente l'opposto. Prima o poi i conti dovranno tornare.
Come detto, è chiaro che l'ultimo bilancio è stato tremendamente condizionato dal coronavirus. Il fatturato è passato da 228 milioni a 172 milioni. La pandemia ha portavo via al Milan una quarantina di milioni (27 dai diritti tv che saranno recuperati quest’anno, 11 dallo stadio, 2 dal commerciale), mentre la mancata partecipazione all'Europa League non ha permesso di incassare 16 milioni di euro. Vediamo anche i risultati positivi ottenuti da Elliott: gli stipendi sono scesi da 185 a 161 milioni, con l'obiettivo di calarli ulteriormente.
Sono aumentati gli investimenti per il rafforzamento della squadra e il dato è evidente dalla crescita degli ammortamenti (dagli 89 milioni del 2018-19 ai 103 del 2019-20). Eliminando i 20 milioni di svalutazioni e i 10 di accantonamenti si nota come il Milan abbia un deficit di circa 130 milioni, cioè in sostanza più di 10 milioni bruciati al mese.
In ogni caso Elliott garantisce la massima solidità. Il fondo d'investimento, da quando ha preso il Milan dalle mani di Yonghong Li, ha sborsato la bellezza di 707 milioni di euro. Cifra importante che Elliott eventualmente vorrà in caso di cessione del club per rientrare dall'investimento. Il fondo comunque garantisce continuità aziendale e questa è un gran fortuna per il club rossonero. Un dato su tutti: a differenza di tanti top club, il Milan ha " solo"104 milioni di indebitamento finanziario netto, ma interamente dovuto a operazioni di factoring, cioè di anticipo di ricavi futuri. Insomma, proprietà è solida, ma è chiaro che prima o poi il Milan dovrà diventare un business sostenibile. Staremo a vedere, ma la Champions League nella prossima stagione è davvero fondamentale.
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