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Bonucci: “Addio alla Juve? Mi hanno dato del traditore, ma alla fine conta la bacheca…”

Salvatore Cantone

Leonardo Bonucci, difensore centrale del Milan, ha parlato in conferenza stampa dal ritiro della Nazionale Italiana a Coverciano. Le sue dichiarazioni

Leonardo Bonucci, difensore centrale della Juventus, ha parlato in conferenza stampa dal ritiro di Coverciano. Ecco le sue dichiarazioni riportate da sport.sky.it: "Sul ritrovare compagni come Buffon, Chiellini e Barzagli: "Trovare compagni di vita e di campo fa sempre piacere, Gigi, Giorgio e Andrea sono degli amici. Le nostre strade quotidiane si sono divise, ma resta il rapporto che si è creato in sette anni di spogliatoio. Sono contento di ritrovarli, mi hanno aiutato a crescere".

Sulla fascia da capitano: "Sono sempre stato abituato a stare al centro di polemiche e per fortuna anche di episodi positivi. Se se ne parla vuol dire che ho raggiunto un livello importante come uomo e come calciatore, altrimenti non ne parlerebbe nessuno".

Su Sergio Ramos: "Credo rappresenti il miglior difensore al mondo, lo apprezzo tantissimo, è completo".

Sul passaggio al Milan e il tifo granata del figlio: "Sono felice di questo nuovo percorso, Lorenzo ne è felice perché potrà tifare più liberamente per il Toro e per Belotti. Spero di riportarlo allo stadio come successo l'anno passato".

Sull'addio alla Juventus: "Ho deciso di lasciare la Juve per scelte che aveva fatto la società, non per i soldi. La gente non sa che l'ultimo anno alla Juventus prendevo lo stesso stipendio. Ci voleva coraggio per fare la scelta che ho fatto. Ho deciso di andar via dalla Juve per le scelte che aveva fatto la società. Anche ai miei ex compagni della Juventus rode prendere gol, ma non era Bonucci che faceva la differenza. Se non avessi avuto la fortuna di giocare con Buffon, Barzagli, Chiellini, Dybala, Higuain e tutti loro, avrei potuto fare ben poco. Mi hanno detto infame traditore mercenario, tre aggettivi pesanti da attaccare a uno che ha sempre fatto il massimo con la Juventus. C’è stato un momento che mi ha portato a fare valutazioni diverse dal club. Siamo andati d’accordo fino alla fine, poi ho scelto io di andare via dai bianconeri. Mi interessa essere ricordato come un vincente, conta la bacheca, le chiacchiere se le porta via il vento".

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