Milan, si avvicina il mercato invernale: qual è il reparto da rafforzare?

In un periodo con poche notizie, l'attenzione dei tifosi rossoneri non può non indirizzarsi a un mercato invernale che si avvicina sempre di più. La sosta delle nazionali non offre molti spunti ma permette di osservare dei giocatori che potrebbero anche essere accostati proprio al Milan. Ecco, dunque, che sorge spontanea la domanda: ma in quale reparto deve rafforzarsi di più il Diavolo?

Difesa, centrocampo e attacco

Partiamo in ordine, ovvero dalla porta. Maignan rimane il punto fermo in attesa di un, ancora, infortunato, Marco Sportiello. L'ex giocatore dell'Atalanta aveva rimediato la lesione completa del tendine estensore del secondo dito della mano sinistra durante la tournée estiva, ma il suo rientro appare più vicino. I tempi di recupero parlavano di circa tre mesi e così potremmo anche rivedere Sportiello subito dopo la conclusione di questa sosta. Nel roster, infine, inseriamo anche Torriani, giovane talento che continua a crescere in Serie C.

Passiamo alla difesa. Rimangono dubbi sull'assenza di un vero e proprio vice-Theo Hernandez. I rumors di questi ultimi giorni hanno parlato di un possibile interessamento per Fabiano Parisi, terzino di proprietà della Fiorentina. Il Milan potrebbe affondare sul classe 2000 qualora il mercato lo permettesse, ma senza dimenticare anche Alex Jimenez, altro talento che guadagna minutaggio col Milan Futuro. Sul lato destro rimane la concorrenza fra Emerson Royal e Davide Calabria, mentre per i centrali c'è da attendere il ritorno di Matteo Gabbia.

Voliamo a centrocampo, zona nella quale si sente la mancanza di un altro mediano come Fofana. Loftus-Cheek, Reijnders e Musah, in attesa di Bennacer, non garantiscono una giusta quantità di centrocampisti. Il Milan, difatti, potrebbe anche ragionare nell'investimento per un'altra pedina e, in pole, vi sono i nomi di Belahyane e Frendrup.

Concludiamo con l'attacco. Quello offensivo appare come il reparto più folto: vi sono Leao, Morata, Okafor, Chukwueze, Pulisic, Abraham, Jovic e, all'occorrenza, anche Camarda. In tal senso risulta difficile pensare che i rossoneri ragionino su un nuovo elemento offensivo, a meno che la sfortuna, o la sosta, non si metta di mezzo. LEGGI ANCHE: Milan, Brahim Diaz servirebbe davvero? Numeri e spunti tattici