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Fifa, norme calciomercato contro legge Ue: c’entra anche il Milan con Leao

Redazione
La Corte di Giustizia ha inferto un nuovo colpo alla FIFA: il calciomercato viola la legge Ue. Coinvolto anche il Milan con il caso di Leao

Come riporta Calcio e Finanza, la Corte di Giustizia dell'Unione Europea ha inferto un nuovo colpo alla FIFA, mettendo in discussione la struttura su cui si basa il sistema dei trasferimenti dei calciatori. L'organo dell'Unione Europea ha infatti stabilito che alcune disposizioni legate al calciomercato violano il diritto comunitario.

Sentenza Ue calciomercato

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La Corte di Giustizia ha chiarito la sua posizione in un comunicato ufficiale, facendo riferimento al caso specifico di Lassana Diarra. Le norme in questione sono contenute nel Regolamento sullo Status e il Trasferimento dei Calciatori della FIFA, che disciplinano le modalità di trasferimento dei calciatori tra i club. In particolare, queste regole si applicano quando un calciatore risolve anticipatamente il contratto senza un giustificato motivo. In tal caso, sia il calciatore che il nuovo club sono tenuti a corrispondere un indennizzo al club di provenienza.

Il comunicato della Corte di Giustizia

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"La Corte di Giustizia ha emesso una sentenza di condanna nei confronti delle norme FIFA. Esse limitavano la libertà di movimento dei calciatori professionisti all'interno dell'Unione europea. La Corte ha motivato la sua decisione sottolineando come tali norme, oltre a violare il principio di libera circolazione dei lavoratori, abbiano un impatto fortemente restrittivo sulla concorrenza tra i club, impedendo loro di reclutare liberamente i giocatori e di competere per il loro ingaggio. La Corte ha inoltre chiarito che le norme in questione, non essendo giustificate da alcuna esigenza imperativa, sono da considerarsi non necessarie".

Milan: il caso Leao

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La sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea potrebbe rappresentare un punto di svolta nelle controversie legate ai trasferimenti dei calciatori a livello internazionale. Il caso di Rafael Leao, che vide coinvolti lo Sporting Lisbona, il Lille e il Milan, è un esempio emblematico di come le norme precedenti potessero generare situazioni di complessità e incertezza giuridica. La decisione della Corte potrebbe contribuire a stabilire un quadro normativo più chiaro e coerente, limitando la possibilità di ricorsi e contenziosi tra i club. LEGGI ANCHE: Milan, Pellegatti: "Ora è un continuo parlare di Kalulu". Speranza per Emerson Royal