Un altro fattore cruciale è l’impatto economico del suo contratto. Con uno stipendio di 315mila sterline a settimana, Rashford è il secondo giocatore più pagato della rosa, ma il suo rendimento recente non ha giustificato tali cifre. Il Manchester United, inoltre, sta affrontando pressioni legate alle regole di profitto e sostenibilità finanziaria, e la cessione di Rashford potrebbe rappresentare un’opportunità importante. Vendere un prodotto del vivaio come Rashford garantirebbe un profitto netto al 100% per le casse del club, rendendo la sua partenza una mossa strategica per bilanciare i conti.
Un sistema di gioco incompatibile?
—Un altro aspetto che pesa sul futuro dell’attaccante è la compatibilità con il sistema di gioco del tecnico Ruben Amorim. Il portoghese, recentemente accostato ai Red Devils, predilige uno stile basato su pressing intenso e lavoro collettivo, qualità in cui Rashford non eccelle. Questa incompatibilità potrebbe spingere ulteriormente il Manchester United verso la decisione di separarsi dall’attaccante inglese.
Le ambizioni del Milan
—Il Milan, da parte sua, osserva con attenzione l’evoluzione della situazione. Portare Rashford in rossonero sarebbe un colpo clamoroso, ma non privo di rischi. L’alto ingaggio del giocatore e le difficoltà nel garantire un accordo con lo United rendono l’operazione estremamente complicata. Tuttavia, i rossoneri sono alla ricerca di un attaccante in grado di fare la differenza, e Rashford potrebbe rappresentare un investimento strategico per il presente e il futuro.
L’interesse del Milan per Marcus Rashford accende l’entusiasmo dei tifosi, ma le complessità economiche e tecniche lasciano questa operazione avvolta nell’incertezza. Se i rossoneri riuscissero a superare gli ostacoli finanziari e a trovare un’intesa con il Manchester United, potrebbero aggiungere alla propria rosa un talento in grado di rilanciarsi sotto le luci di San Siro. Ma per ora, il sogno resta lontano dalla realtà.
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