Alla mattina del 29 giugno 2022, Paolo Maldini e Frederic Massara, artefici del recentissimo Scudetto, non hanno ancora firmato il rinnovo contrattuale con il Milan.
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Milan, Ravezzani: ”Rinnovo Maldini all’ultimo? Una sconfitta”
Il fatto che a due giorni dalla scadenza degli accordi, due figure di tale importanza non abbiano ancora posto le firme sui contratti suscita scalpore. Senza dubbio. Ma probabilmente le motivazioni di questo ritardo lasciano ancor più l'amaro in bocca.
SCONFITTE E DUBBI
A proposito di ciò, Fabio Ravezzani, direttore di TeleLombardia, ha espresso la sua opinione con una serie di tweet a dir poco sferzante:
Probabilmente, la constatazione di Ravezzani vuole rimarcare l'assurdità della situazione e i più che probabili strascichi che si porterà dietro. Effettivamente, dopo aver riportato il Milan in cima all'Italia dopo un decennio, il duo Maldini-Massara avrebbe dovuto ricevere maggiore considerazione. Come esposto da Maldini nel corso della celebre intervista alla Gazzetta dello Sport, l'area sportiva ha infatti ricevuto la proposta per il rinnovo solamente dopo la fine della Serie A.
Il pensiero di Ravezzani si estende con un altro cinguettio dai toni sibillini. Il conduttore televisivo, in poche parole, traspone il concetto di assurdità associato alla lungaggine di questa situazione andandolo a porre in un quadro in cui questa attesa sarebbe più che giustificata: non si parlerebbe più di problemi di contrattazione, ma di decisione presa da parte della proprietà che in maniera autoritaria esautora i due dirigenti lasciando che il loro contratto scada. Rispetto alle cronache questa visione è altamente inverosimile, ma nel concreto potrebbe essere più che attinente alla realtà.
QUESTIONE DI PUNTI DI VISTA
Altro tweet, altra stilettata. Per il giornalista, a prescindere dagli sviluppi, la questione rinnovo ha già mosso mari e monti. Questo stallo è inevitabilmente dovuto a divergenze di vedute tra chi propone il contratto e chi deve firmarlo. Chi propone il contratto è ancora Elliott, detentore del potere di firma sino al closing di settembre circa, unitamente a RedBird, che, in quanto nuovo proprietario delle quote di maggioranza, ha avuto voce in capitolo. Quindi, parliamo di due entità volte alla praticità e all'interesse, a scanso di sentimenti quali riconoscenza e passione. Chi deve firmarlo sono Maldini e Massara, due uomini di calcio che agiscono nel nome del Milan in quanto gigante sportivo, destinato ad ambire e a conquistare.
In sostanza, Ravezzani ritiene che, seppur rinnoveranno, la visione sportiva e passionale dei dirigenti cozzerà con quella progressista e quadrata prospettata da Cardinale, RedBird e della minoranza azionaria di Elliott.
Con l'ultimo di questa serie di tweet, Ravezzani evidenzia che ciò che alla fine conta davvero (lato tifosi) è la resa sul campo. Ad oggi, questa situazione viene presentata e percepita come il disastro peggiore che potesse occorrere, qualunque sarà la conclusione. Per certi punti di vista, questa tragicità è comprensibile visto il momento storico da cui vengono i tifosi del Milan, ma allo stesso tempo, se l'anno prossimo la squadra dovesse comunque soddisfare gli appassionati, questa situazione verrebbe dimenticata in fretta. In breve, l'Ac Milan resta, dirigenti, giocatori, allenatori e proprietà passano.
PER IL MILAN
Il fatto che ci sia la possibilità di arrivare all'ultimo giorno di contratto senza nulla di ufficialmente stabilito, denota una certa confusione e/o incapacità di trovare un accordo. Per il bene di un club glorioso che finalmente è riuscito a rialzarsi sulle proprie gambe, questa strana querelle interna si sarebbe dovuta evitare a prescindere. Fortunatamente e, per forza di cose, a breve si saprà quella che sarà la verità milanista dei prossimi anni. Nella speranza che tutto si chiuda e prosegua nel migliore dei modi. Milan, Sanches si complica: ecco le due alternative sul mercato >>>
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