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Domani si giocherà un match cruciale per le sorti del calcio italiano. Dopo la sconfitta di venerdì, l'Italia giocherà in un San Siro tutto esaurito il match contro la Svezia che stabilirà chi andrà ai Mondiali. Intervistato da QS, l'ex allenatore del Milan, attualmente senza squadra, Fabio Capello, ha provato a fare il punto della situazione. Ecco le sue parole: "Il problema è che quando andiamo in crisi noi troviamo sempre delle scusanti. Se tutto il movimento, dal settore giovanile e quindi dalla base, non produce, uno deve chiedersi come correre ai ripari e farlo, come hanno fatto i tedeschi. Noi invece importiamo giovani dall'estero... Sarebbe un dramma non andare al Mondiale, mi dispiacerebbe molto. Non ricordo il 1958, avevo dodici anni. Le ultime vicende della Nazionale le ho seguite alzandomi alle tre di notte per vedere le partite. Sembra quasi che non siamo abituati a un impegno agonistico aggressivo. Gli svedesi sono sempre stati così, li abbiamo portati in Italia per lo loro forza fisica, ma Liedholm e compagni hanno dimostrato anche grandi capacità tecniche. I nostri ragazzi mi hanno stupito. Noi siamo famosi per la difesa, ma per saperti difendere devi prima sapere chi hai di fronte, studiarlo. Se ti organizzi puoi fermare chiunque. Io con le Nazionali ho già dato, Ancelotti ha l'età giusta, ha una grande esperienza e gli manca una panchina così".
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