Carlos Bacca, la favola del bomber: dal mercato del pesce al Milan

La storia di Carlos Bacca è una di quelle che sembrano uscite da un film: sacrificio, sogni e talento lo hanno portato dalle strade di Puerto Colombia ai palcoscenici più prestigiosi del calcio europeo. Fino ai 22 anni non era ancora un calciatore professionista: di giorno faceva il pescivendolo e il controllore sugli autobus, di sera rincorreva il pallone con la speranza di un futuro migliore. Poi, il talento ha fatto il resto, portandolo a vincere ben tre Europa League, segnando una doppietta in una delle finali.

Dal mercato del pesce al calcio professionistico

Se oggi esistono piattaforme digitali per mettersi in mostra, ai tempi di Bacca farsi notare era una vera e propria impresa. Bisognava aspettare, credere e lottare. E lui l’ha fatto.

Nato a Puerto Colombia, piccolo comune colombiano di 26mila abitanti, Bacca cresce tra due grandi passioni: la pesca e il calcio. Ogni mattina percorreva 35 chilometri per aiutare suo padre Gilberto nella gestione della bancarella di pesce al mercato di Barranquilla. Per arrotondare, lavorava anche come controllore sugli autobus locali. Solo dopo il tramonto arrivava il momento che più amava: il calcio.

Si allenava con il Junior de Barranquilla, squadra che lo ha cresciuto e lanciato. Il talento era evidente, ma il successo sembrava ancora lontano. I compagni lo soprannominavano “El Peluca” (Il Parrucca) per via della sua folta capigliatura da bambino, ma dentro di sé Carlos aveva la mentalità di un predestinato.

L’esplosione in Europa: Bruges e la consacrazione al Siviglia

La svolta arriva nel 2006, quando con il Barranquilla segna 15 gol nella prima stagione da professionista. Le sue prestazioni non passano inosservate e nel 2012 arriva la chiamata del Bruges. In Belgio, Bacca esplode definitivamente: 31 gol e 15 assist in 54 partite, mostrando doti da vero attaccante moderno. Freddo sotto porta, abile di testa e con una tecnica sopraffina, Carlos si fa strada tra i grandi.

Nel 2013, il destino lo porta al Siviglia, e lì cambia tutto. Con gli andalusi vince due Europa League consecutive (2014 e 2015), diventando un idolo per i tifosi. Indimenticabile la finale del 2015, quando con una doppietta decide il 3-2 contro il Dnipro, consegnando il trofeo al club spagnolo.

L’esperienza al Milan e il ritorno in Spagna

Le sue prestazioni attirano l’attenzione del Milan, che nel 2015 investe 30 milioni di euro per portarlo in Italia. In rossonero lascia il segno con 35 gol in 75 partite, conquistando anche una Supercoppa Italiana e firmando una tripletta contro il Torino, la prima della sua carriera.

Dopo due stagioni in Serie A, Bacca torna in Spagna, al Villarreal, dove aggiunge un altro trofeo alla sua bacheca: la terza Europa League, vinta nel 2021.

Oggi: il ritorno a casa e il sogno che continua

A 38 anni, Carlos Bacca è tornato dove tutto è iniziato: l’Atletico Junior di Barranquilla. Lontano dai riflettori del grande calcio europeo, continua a segnare e a guidare la squadra con la stessa determinazione di sempre.

Un viaggio straordinario, fatto di sacrificio, passione e fede. Dalla pesca ai trofei internazionali, Carlos Bacca ha dimostrato che i sogni, con il giusto impegno, possono diventare realtà.

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