CESSIONE MILAN

Cessione Milan, Blue Skye rinuncia al ricorso e paga pure le spese

Daniele Triolo

Blue Skye ha rinunciato al ricorso contro Elliott per impedire la cessione del Milan. La società dovrà anche farsi carico delle spese legali

Blue Skye Financial Partners - società gestita da Gianluca D’Avanzo e Salvatore Cerchione – e la controllante Luxembourg Investment Company sono state condannate al pagamento della spese legali per la causa intentata al fondo Elliott in merito alla cessione del Milan al fondo RedBird Capital Partners di Gerry Cardinale. Lo ha riferito 'Calcio e Finanza'.

Cessione Milan, Blue Skye alza bandiera bianca

Blue Skye, ex socio di minoranza del Milan, infatti, ieri ha rinunciato, con i suoi legali, nell'udienza al Tribunale Civile di Milano, al ricorso cautelare d'urgenza che aveva presentato per bloccare la vendita del club rossonero. Pertanto, è arrivata la condanna del pagamento delle spese legali per 20mila euro complessivi.

L'udienza, davanti al Giudice Angelo Mambriani, è durato meno di 20 minuti. Gli avvocati di Blue Skye, Maurizio Traverso, Emanuele Breggia e Federico Cerboni, hanno rinunciato al ricorso con il quale chiedevano, tra le altre cose, che il giudice adottasse un provvedimento d’urgenza per inibire la «esecuzione» degli accordi sulla cessione del Milan da Elliott a RedBird.

Perché Blue Skye ha rinunciato? Gli avvocati di D'Avanzo e Cerchione, confrontandosi con quelli di Elliott, hanno preso atto che il 'closing' è arrivato il 31 agosto. Il ricorso era stato presentato prima che i rappresentanti di Blue Skye sapessero che era stata completata la vendita. E un'iniziativa cautelare di questo genere non può procedere se la cessione è già andata in porto. Questo procedimento, dunque, con la rinuncia al ricorso, si è di fatto estinto. Milan, ha parlato Zlatan Ibrahimović: leggi qui la sua intervista >>>