Paolo Ziliani, giornalista del Fatto Quotidiano e su Substack, ha postato su X un suo pensiero sull'inchiesta che vede coinvolti i capi ultrà delle curve di Inter e Milan. L'opinionista, che spesso critica le mosse dei rossoneri, ha parlato del caso partendo dalla figura di Paolo Maldini e del suo atteggiamento con questa tipologia di 'tifosi'. Ecco il suo pensiero.
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"Se nel calcio fossero tutti come Paolo Maldini che gli ultras li schifava, lo diceva e li evitava, forse oggi non saremmo qui a vergognarci della mafia negli stadi. Venticinque anni di Milan trascorsi da una parte vincendo tutto quel che c'era da vincere e dall'altra combattendo una guerra del tutto personale, isolata, da cane sciolto, contro quel che riteneva (a giusta ragione) uno dei mali del calcio italiano: il cancro del tifo ultrà. Quando gli chiesero di scusarsi per la finale Champions persa col Liverpool a Istanbul: 'Avevamo giocato benissimo: e il Liverpool ci aveva superato in una sola cosa, nel tifo dei tifosi'".
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