RedBird risponde a Blue Skye in merito alla cessione del Milan: si tratterebbe di un tentativo di alzare il prezzo d'acquisto della società. A fare il quadro della situazione è il sito Calcio e Finanza, con la pubblicazione di alcuni documenti: "Si tratta di un tentativo di estrarre un valore a cui Blue Skye non ha diritto. Le mosse sono state definite 'frivole' e 'vessatorie' e non ci sono dubbi tra le parti in causa che la cessione della maggioranza del club si concretizzerà a settembre senza intoppi".
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Cessione Milan, RedBird risponde a Blue Skye: “Vuole alzare il prezzo”
La risposta di RedBird a Blue Skye
La RedBird di Cardinale spiega che "Blue Skye trarrà profitto da questa transazione e il suo finanziatore (Arena Investors, ndr) ha pubblicamente elogiato il prezzo di acquisto, che rappresenta un aumento significativo di valore da quando i fondi di investimento affiliati a Elliott hanno acquisito la squadra circa cinque anni fa e ne hanno fatto le fortune sul campo e a livello finanziario. Ma dopo aver prima tentato di diventare un co-investitore nell’operazione, e poi di interromperla per mesi dietro le quinte, Blue Skye ha ora intentato due azioni in Lussemburgo nei confronti di più di una dozzina di imputati, con le quali chiede l’annullamento dell’operazione".
"Blue Skye ha anche depositato questa domanda ai sensi della sezione 1782 del titolo 28 del codice degli Stati Uniti chiedendo il permesso di notificare una citazione all’acquirente RedBird, al quale cerca di imporre un obbligo immediato e permanente di produrre ogni singolo documento relativo alla transazione, poche settimane prima della chiusura prevista, presumibilmente “per l’utilizzo” nella causa in Lussemburgo. Che la vera intenzione di Blue Skye qui non sia quella di ottenere documenti che la aiutino a stabilire le sue pretese in Lussemburgo, ma di interrompere e aumentare i costi della transazione in modo che possa estrarre più valore di quello cui ha diritto in base alla sua quota, è evidente per una serie di ragioni", accusa la società americana.
Secondo RedBird, infatti, la sua figura "è praticamente irrilevante per le affermazioni nelle cause in Lussemburgo, che ruotano attorno a presunte violazioni dei contratti di Blue Skye con le affiliate di Elliott, le posseggono collettivamente il 99,93% del Milan. In Lussemburgo, Blue Skye afferma che i venditori hanno intrapreso azioni in violazione di uno di questi contratti, […] ma RedBird non aveva obblighi contrattuali nei confronti di Blue Skye e non ha conoscenza diretta dei contratti di Blue Skye con i venditori o di altri potenziali acquirenti".
In sostanza, "qualsiasi documentazione di cui Blue Skye abbia effettivamente bisogno per stabilire le sue pretese può essere ottenuta dalle parti delle cause lussemburghesi, che includono Elliott, con cui RedBird ha negoziato. […] Sono queste entità e individui che avranno informazioni sulle presunte violazioni contrattuali e altre offerte per l’acquisto del club e Blue Skye". Centrocampo, il Milan pesca in Francia: le ultime news di mercato >>>
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