Milan, ecco come PIF vorrebbe entrare (gradualmente) nel club
—Per 'Dagospia', infatti, PIF avrebbe chiesto ed ottenuto un'esclusiva, valida fino alla fine del mese di marzo, per rilevare i 600 milioni di euro del 'vendor loan' (prestito dell'acquirente al compratore, n.d.r.) effettuato da Elliott in favore di RedBird nel momento dell'acquisizione della maggioranza del club rossonero da parte dell'hedge fund di Cardinale.
PIF convertirebbe questi soldi in 'equity', con il risultato che il fondo sovrano arabo diventerebbe, così, il secondo azionista del Milan dopo RedBird. Ma non è tutto: PIF, nei progetti fatti con Cardinale, investirebbe anche nella realizzazione del nuovo stadio ('Dagospia' parla di Sesto San Giovanni come location, ma in realtà è a San Donato Milanese, n.d.r.).
Il fondo sovrano arabo investirebbe anche nel nuovo stadio
—PIF avrebbe, poi, la possibilità di rilevare la maggioranza del Milan da RedBird a nuovo stadio ultimato. "Quindi - ha scritto 'Dagospia' - se il fondo sovrano arabo non cambierà idea, ad aprile Cardinale richiamerà il prestito di Elliott, che finirà così la sua avventura al Milan, cominciata nel 2018".
Questo a meno che Elliott, come successo proprio nel 2018 con Rocco Commisso e poi nel 2022 con Investcorp, non cerchi ancora una volta di rimanere in qualche modo con un piede nel club rossonero. Ricordiamo che da quello che ci risulta - Gerry Cardinale non ha intenzione di vendere il Milan. Semmai inserirà investitori, questo sì, per ripagare il prestito di Elliott (LEGGI QUI IL NOSTRO PEZZO). LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan - Scadenza 2025, tutti i nomi sul taccuino di Moncada >>>
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