Dagli Usa, come scrive 'La Repubblica' sul suo sito, emerge la fretta di trovare nuovi soci, non solo per ripianare il vendor loan ad Elliott. Cardinale vorrebbe rimpolpare il suo stesso capitale, vendendo senza guadagno fino a 150 milioni del capitale investito iniziale di 681 milioni. Si vorrebbe, infatti, abbassare l'importo dell'investimento per riequilibrare i costi. La formula è riportata nel documento in cui Washington Harbour, società di investimenti e consulenza finanziaria, prospetta per conto di RedBird a potenziali investitori l’acquisto di una quota azionaria, pari al 22% del capitale che 25 mesi fa Cardinale avrebbe raccolto e investito nel Milan. Secondo il quotidiano, RedBird venderà una quota di minoranza nel 2027. Arriva però la smentita da Reuters.com.
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Milan, Cardinale vuole vendere? Parla il portavoce di RedBird
Un portavoce di RedBird, a Reuters.com, ha dichiarato la posizione di Cardinale sui rumors de 'La Repubblica' sulla cessione del Milan
Milan, in vendita una percentuale di quote? La verità di RedBird
—Un portavoce di RedBird, si legge, avrebbe dichiarato come Gerry Cardinale, fondatore e socio amministratore del fondo, "non conosce Washington Harbour e il documento citato dal quotidiano non è a lui attribuibile". Reuters avrebbe anche chiesto un commento a Washington Harbour non ricevendo risposta. LEGGI ANCHE: Milan, perché cedere Kalulu? La promessa di Pellegatti e una speranza per Emerson Royal
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