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Comitato ‘No demolizione San Siro’: “Ecco i mezzi per fermare tutto”

Donato Bulfon

Calciomercato.com ha intervistato Tatarella, consigliere comunale di Forza Italia e portavoce del comitato 'No demolizione San Siro'. Ecco le sue dichiarazioni

Ai microfoni di calciomercato.com, ecco le parole di Pietro Tatarella, consigliere comunale di Forza Italia e portavoce del comitato 'No demolizione San Siro'.

Signor Tatarella, dal punto di vista legislativo, siete davvero in grado di poter fermare l’eventuale demolizione di San Siro?

“Assolutamente sì, perché siamo in fase di adozione del PGT (il vecchio piano regolatore del territorio) e attraverso questo strumento possiamo non concedere a Milan e Inter la delega per il nuovo stadio. Ma per rendere ancora più forte l’iniziativa, possiamo indire un referendum e raccogliere 15 mila firme”.

Quali sono le idee di Milan e Inter?

“Vogliono fare come hanno fatto a Torino: ridurre la capienza dello stadio e alzare la redditività. Ma in questo modo si alza il prezzo dei biglietti e ciò non può che portare a una nuova e inconcepibile visione del calcio, che nasce come sport popolare e adesso sta diventando uno sport ereditario. Questo va contro i principi e i valori di questo sport, è giusto lasciare la capienza attuale in modo che, chi vuole, può spendere il giusto andando a vedersi la partita in terzo anello”.

Perché Milan e Inter vanno via da San Siro per proseguire ancora insieme?

“Perché le due proprietà sono fredde rispetto ai sentimenti dei tifosi. E’ solo un’operazione di business. Non vanno via per costruire la casa del diavolo o la casa del biscione e dietro questa operazione c’è del provincialismo, anche se si parla di consulenti internazionali dietro l’operazione. A Londra ci sono 7 stadi per le squadre di Premier non vedo perché a Milano non possano essercene due.

Quali aree la città potrebbe mettere a disposizione delle due squadre?

“C’è l’area di Sesto che è ben collegata, ma ce ne sono anche altre, come quella degli scali ferroviari o quella di Porto di mare. Basta venire in comune e una soluzione si trova”. Intanto, ecco le parole odierne del sindaco di Milan Sala: continua a leggere >>>

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