L'anno successivo, 2010, passa al Milan, allenato da Max Allegri. Lo svedese trascina il diavolo alla conquista del loro 18esimo scudetto. Nel 2012, Zlatan vince la classifica marcatori ma il Milan arriva secondo alle spalle della Juventus allenata da Antonio Conte. Quella stessa estate, i rossoneri cedono Ibra (e il difensore Thiago Silva) al Paris Saint Germain, dove rimane per quattro anni, vincendo quattro campionati di fila.
Nella stagione 2016-2017, Ibra veste la maglia del Manchester United ritrovando sulla panchina dei Red Devils il suo vecchio allenatore, José Mourinho.
Il ritorno al Milan
—Torna al Milan nel 2019, nella seconda metà di stagione Ibra è fin da subito molto importante per i giovani rossoneri, contribuendo a portare in zona Europa il Diavolo dopo una prima parte di stagione molto deludente. A fine stagione il bilancio dello svedese lo vede autore di 11 gol in 20 partite. Nel 2020-21 l'inizio di stagione si rivela molto positivo con 10 gol segnati nelle prime 6 presenze stagionali in campionato. Il 7 febbraio 2021, segna contro il Crotone la rete che lo porta a tagliare il traguardo dei 500 gol realizzati in carriera.
Nella stagione 2021/22 gioca decisamente molto meno. Ha segnato solamente un gol nel 2-0 del Milan sulla Lazio del 12 settembre, ma poi è arrivato un altro infortunio, costringendolo a fermarsi nuovamente. Ibrahimovic a fine anno festeggia la conquista del 19esimo scudetto dei rossoneri. Lo svedese rinnova per un'altra stagione, segnata però da diversi infortuni. Il 18 marzo 2023 diventa il marcatore più anziano nella storia del campionato italiano segnando un gol su rigore contro l’Udinese a ben 41 anni. Il 4 giugno, dopo l'ultima partita di campionato, annuncia il suo ritiro dal mondo del calcio.
Saluta il calcio ma non il suo Milan perché, l'11 Dicembre 2023, viene annunciato come partner operativo di RedBird e consigliere della proprietà rossonera. LEGGI ANCHE: Milan, Morata sbotta sui social contro il Sindaco interista: il motivo >>>
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