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Criscitiello: “Milan, riparti da Paratici”. E sull’allenatore aggiunge …

AC Milan Paratici De Zerbi editoriale Criscitiello
Michele Criscitiello, CEO di SportItalia, suggerisce al Milan di assumere Fabio Paratici come direttore sportivo. Parla anche di Paolo Maldini
Daniele Triolo Redattore 

Michele Criscitiello, CEO di 'SportItalia', ha dedicato il suo editoriale settimanale sul sito web dell'emittente televisiva alla crisi che ha travolto il Milan. Uno stato in cui il Diavolo si è messo "con le sue stesse mani". "Al Milan hanno fatto tutto da soli. Un macello. L’anti calcio. Da Furlani a Moncada da Ibra alle scelte dei portoghesi in panchina. Ne avessero indovinata mezza - ha sentenziato Criscitiello -. Due sessioni di mercato bruciate. Prima l’estate e poi l’inverno. E nessuno ci potrà dire: dopo, siamo tutti bravi. Queste cose le abbiamo dette subito".

"Milan, in confronto a Ibra anche Maldini era un gigante come dirigente"

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Criscitiello, poi, ha anche parlato di Paolo Maldini e di chi, oggi, lo rimpiange come direttore tecnico del club rossonero. "Chi rimpiange Maldini sbaglia. Paolo aveva vinto, vero. Aveva messo ordine, vero. L’atteggiamento, però, non era da Milan. Maldini credeva di essere il proprietario e non un dipendente. Certo, se chi viene dopo si chiama Ibra, allora, Paolo diventa un gigante come dirigente". E ora che succederà? Per il giornalista sportivo, al Milan serve chiarezza.


"Prima cosa da fare, reset totale della società"

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Se non prendi prima il Direttore è inutile che si facciano nomi di allenatori. La prima cosa è fare reset totale della società. In tutte le componenti. Non puoi ripartire con un solo nome di quelli attualmente in carica. Chi sceglie il Direttore? Questa è la prima domanda da porsi. Ibra? Che Dio ce ne liberi. Furlani? Come lui stesso ammette non è uomo di calcio e di conseguenza non può scegliere il DS".

"DS, per fortuna niente Berta. Paratici è l'uomo giusto"

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Criscitiello, poi, ha sottolineato come Andrea Berta, uomo di Jorge Mendes, non arriverà al Milan e che questo è anche un bene, visto che si tratterebbe di un "profilo sopravvalutato". Anche il nome di Igli Tare non convince il giornalista sportivo. "Fabio Paratici è l’unico nome spendibile per il Milan - la sua convinzione -. Qualcuno a 'Casa Milan' ha la puzza sotto il naso e ci fa sapere che Paratici è stato squalificato ma se iniziamo a fare questo giochino allora il 99% delle società non deve avere un dirigente. I puritani, o finti tali, lasciamoli a casa. Paratici è l’uomo giusto per far ripartire il Milan".

"In panchina? De Zerbi: ha il DNA milanista"

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E per la panchina, al posto di Sérgio Conceição? "C'è un solo nome da bloccare subito - ha scritto Criscitiello -: Roberto De Zerbi. Folle non averlo preso lo scorso anno, doppia follia se oggi il nuovo Direttore non si mette in auto per Marsiglia e non va a bloccarlo nonostante il suo contratto con i francesi. De Zerbi è reduce da grandi annate in Ucraina, Inghilterra e Francia. E’ l’allenatore giovane e moderno. I calciatori lo amano. I tifosi lo adorano. Ha il Milan nel sangue. Cresciuto da bambino nelle giovanili rossonere con la maglia Motta sul petto ha il DNA milanista, anche se la sua fede è bresciana. Il Milan non deve pensare ad altro".

"No Fàbregas, senza esperienza. Sarri altro nome giusto"

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Per Criscitiello, non fa per il Milan lo spagnolo Cesc Fàbregas ("Un conto è allenare il Como, un altro il Milan. Senza esperienza") mentre l'altro nome giusto per i rossoneri sarebbe Maurizio Sarri: "Grande allenatore, vincente, uomo d’onore e senza compromessi. Non vi piacerà la tuta. Amen". LEGGI ANCHEMilan, Furlani vs Ibra: lo svedese perde sostegno nel club. Conceicao solo, Cardinale in arrivo >>>

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