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Dani Alves assolto dalle accuse di aggressione sessuale: la sentenza del tribunale

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Dani Alves è stato assolto dall’accusa di aggressione sessuale. Questa è la decisione del Tribunale Superiore di Giustizia della Catalogna
Alessia Scataglini
Alessia Scataglini

Dani Alves è stato assolto dall’accusa di aggressione sessuale. Il Tribunale Superiore di Giustizia della Catalogna (TSCJ) ha deciso di prosciogliere l’ex terzino di Juventus e Barcellona, annullando la condanna che lo aveva visto implicato in un caso di aggressione sessuale. Alves, che fino ad oggi era rimasto in libertà condizionale dopo una sentenza di 4 anni e 6 mesi, attendeva l’esito dell’appello contro una sentenza che era stata impugnata dalle parti coinvolte.

L’avvocato difensore di Alves aveva chiesto l’assoluzione completa, mentre la Procura aveva richiesto un aumento della pena a 9 anni di carcere e la parte civile aveva avanzato una richiesta di 12 anni. Tuttavia, il TSCJ ha ritenuto che non ci fossero prove sufficienti per confermare la colpevolezza del brasiliano, assolvendo così Alves all’unanimità.


“Siamo felici, è innocente, la giustizia ha agito. È stato molto emozionante, è stata fatta giustizia”, ha dichiarato l’avvocato di Dani Alves, Irene Guardiola, in un’intervista. “Ci aspettavamo questo risultato, è giustizia. Alves è innocente, ed è stato appena dimostrato. La sentenza non è definitiva, ma siamo soddisfatti”, ha aggiunto, pur rimarcando che la sentenza necessita di essere letta integralmente.

Ora che la sua innocenza è stata riconosciuta, Alves ha la possibilità di richiedere un risarcimento per il periodo trascorso in detenzione preventiva. Tuttavia, la vittima ha ancora la possibilità di fare ricorso alla Corte Suprema.

Nel motivare la sua decisione, il Tribunale Superiore di Giustizia ha spiegato che la testimonianza della vittima non è stata ritenuta credibile, poiché risultava contraddittoria e le sue affermazioni non sono state supportate da altre prove. La corte ha sottolineato che la dichiarazione della presunta vittima, che parlava di una presunta penetrazione vaginale non consensuale, era in contrasto con altri elementi del caso e non è stata verificata adeguatamente nel corso delle indagini.

Con questa sentenza, Alves vede finalmente riconosciuta la sua innocenza, ma la vicenda legale potrebbe non essere ancora del tutto conclusa, con la possibilità di un nuovo sviluppo se la parte civile dovesse fare ricorso. LEGGI ANCHE: Milan, basta con gli algoritmi. Nuovo DS con occhi esperti sul mercato >>>

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