Cosa ha detto a fine primo tempo: "Sulla mentalità, sul carattere della squadra, abbiamo cambiato due tre cosine. Abbiamo fatto una grandissima partita contro una squadra forte e un allenatore bravo. Non era facile. Abbiamo parlato, subito il 2-0, ma poi abbiamo dimostrato un carattere enorme. E su questo vogliamo rimanere. Ci sono obiettivi chiari per noi".
Ha battuto Juve, Inter e vinto un trofeo in due partite e una settimana: "L'ho sognato, ma ho sognato di vincere le partite senza rimonta perché mi fa male al cuore. Conoscevo tutti i giocatori, sapevo che si può fare un bel lavoro. Ma da domani iniziamo a pensare al Cagliari. Il posto del Milan non è settimo ottavo, ma tra i primi, dimostrando anche la nostra forza in Champions".
Sul fatto che è stato medicato in panchina: "Emerson mi ha fatto un'entrata da rosso, mi ha fatto veramente male. Le vittorie ora non devono dare relax, ma motivazione. È facile sgonfiarsi, ma noi dobbiamo essere".
Sul sigaro come in suo famoso video: "Io avevo fiducia e convinzione di poter fare bene. Poi si vince con le piccole cose: c'è la fortuna, ci sono episodi che non possiamo controllare tutti. I giocatori a fine partita mi hanno detto subito che dovevo fumare il sigaro: sapevano che faccio questo rito quando vivo un titolo. È il tredicesimo titolo come allenatore: sono contento e ha un sapore speciale per me"
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