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Gianluigi 'Gigio' Donnarumma (portiere PSG) | Ligue 1 News (Getty Images)
Hanno fatto discutere i fischi ricevuti da Gianlugi Donnarumma durante Italia-Spagna di ieri. Il giornalista Fabrizio Biasin ha detto la sua sul account Facebook: "Quei fischi non erano destinati solo a Donnarumma, ma a tutto quello che rappresenta: erano rivolti all’arroganza del suo agente, al fatto che quotidianamente nel calcio venga calpestato ogni principio di riconoscenza, erano dedicati al famigerato “Palazzo” che se ne fotte e lascia che il grano sia l’unica ragione per cui si continua a tirare pedate al pallone".
Quei fischi avevano tante ragioni - di sicuro alcune meno nobili di altre, per carità - ma banalizzare, ridurre tutto a “che vergogna i fischi a Gigione, non si fa!”, significa non aver compreso quanto la gente sia stufa che a lorsignori sia concesso tutto (la ribalta, i quattrini, la libertà di fare promesse e calpestarle) e agli altri non sia concesso nulla, neppure il diritto di dire “ci hai deluso, tu e tutto quello che rappresenti, e te lo diciamo con un fischio". Milan, ecco le notizie più importanti di oggi. C'è una novità su Brahim Diaz
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