Continua la caccia al prossimo direttore sportivo rossonero. Il Milan si guarda intorno e valuta diversi profili per occupare quel tassello a dir poco fondamentale per il futuro del club. Tanti i nomi accostati al Diavolo: da Berta a Modesto, passando per Paratici e concludendo, come riportato da La Gazzetta dello Sport, con Kim Falkenberg. Quest'ultimo, in particolare, ha attirato l'attenzione dei tifosi rossoneri. Poco conosciuto in Italia, ma celebre in Germania per essere stato uno dei condottieri al titolo di Bundesliga del fantastico Bayer Leverkusen di Xabi Alonso. Andiamo, dunque, a scoprire qualcosa in più del direttore sportivo tedesco.


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DS Milan, chi è Kim Falkenberg? Dai colpi al Bayer Leverkusen alle plusvalenze
Il profilo di Falkenberg
—Cresciuto, come calciatore, nelle giovanili del Bayer Leverkusen, Falkenberg inizia il suo percorso dirigenziale nel 2018, poco dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, proprio nel club delle Aspirine. Occupa principalmente il ruolo di Capo Scout, diventando la seconda firma dei colpi di mercato del club tedesco. Dal 2 marzo 2025 assume ufficialmente il ruolo di direttore sportivo del Bayer dopo l'ottimo lavoro su una base "sostenibile" che ha aiutato la squadra a vincere la prima Bundesliga della sua storia.
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L'impatto avuto prima sui conti e poi sui risultati del club ha portato Falkenberg sotto diversi riflettori. Il Milan lo avrebbe individuato come un profilo idoneo alla linea, soprattutto economica, della società rossonera. Il dirigente tedesco, infatti, si è messo in mostra per alcuni colpi di mercato, sia in entrata che in uscita, che hanno permesso al Bayer Leverkusen di creare la squadra che ha dominato in Germania e sfiorato la vittoria dell'Europa League per un clamoroso Triplete.
La filosofia di Falkenberg, poi, sembra molto simile a quella rossonera delle ultime stagioni: colpi da massimo 20 milioni di euro e grandi plusvalenze, come la cessione di Diaby all'Aston Villa per 55 milioni. Boniface, tra i migliori attaccanti della scorsa stagione, Grimaldo, il miglior terzino della scorsa stagione, e Xhaka, rivalutato dopo la brutta esperienza all'Arsenal, rappresentano i fiori all'occhiello di una campagna acquisti fatta in nome della sostenibilità economica. Insomma, Falkenberg sembra rispettare tutti i parametri del Milan, ma sarà solo il tempo a farci scoprire se sarà proprio lui a mettere le basi per il futuro dei rossoneri. LEGGI ANCHE: La pressione dei tifosi, gol e assist che non arrivano: Milan, le verità di Musah >>>
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