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Tra i tantissimi argomenti trattati oggi da Silvio Berlusconi e Sinisa Mihajlovic in conferenza stampa, uno dei più interessanti è legato a Stephan El Shaarawy. Il passaggio al 4-3-1-2 obbligherà il "Faraone" a cercare una nuova posizione in campo o quanto meno il ritorno ad un ruolo di seconda punta che ha già ricoperto agli esordi della sua carriera. Quello che nessuno si aspettava però erano le indicazioni presidenziali per un "Faraone" nel centrocampo a tre, nel ruolo di mezz'ala sinistra. Nel corso della conferenza stampa Silvio Berlusconi ha detto in due diverse occasioni di voler provare il ragazzo in quel ruolo inedito e Sinisa Mihajlovic ha confermato che quest'estate, a Milanello, si proverà a trasformare il buon Stephan in una mezz'ala di grande qualità.
Un progetto che lascia decisamente perplessi, nonostante la buona volontà del ragazzo che proverà certamente ad adattarsi, El Shaarawy di fatto è un attaccante esterno, nonostante la grande predisposizione al sacrificio in fase di copertura mostrata in ben più di un'occasione. Gli mancano i tempi e la precisione per impostare il gioco e in mezzo al campo la sua freddezza sotto porta potrebbe essere sprecata, per questo una soluzione piu' grave; congeniale e che non è da escludere completamente, visto che Mihajlovic oggi ha detto chiaramente che oltre al 4-3-1-2 il suo Milan avrà altri moduli, magari a partita in corso, l'impiego di El Shaarawy come esterno in un centrocampo a 4, che preveda De Jong e Bertolacci (o Montolivo) in mezzo e due ali pure, magari El Shaa e Bonaventura o Cerci, se dovesse restare al Milan. Attenzione anche ad un possibile 4-2-3-1 con Bacca prima punta, un attaccante alle sue spalle e due ali pure. In quel caso El Shaarawy potrebbe giocare a destra o al limite dietro a Bacca.
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