Espulso per doppia ammonizione durante il match di ieri sera tra Sampdoria e Milan, Rafael Leao sarà costretto a saltare il big match contro il Napoli del prossimo turno. Un'espulsione che continua a far discutere in termini di regolamento e valutazione arbitrale.
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Espulsione Leao inconcepibile. Vietiamo le rovesciate allora
Espulsione Leao - La severità senza cattiveria
—Iniziamo con una semplice cronaca dei fatti. Nel primo tempo Rafael Leao viene ammonito dall'arbitro Michael Fabbri per fallo sul difensore della Sampdoria, Alex Ferrari: il nazionale portoghese protegge palla col corpo sollevando (ma non allargando!) leggermente il braccio che finisce sul volto del giocatore doriano. Nel secondo tempo Rafael Leao tenta una rovesciata spalla alla porta, lo stesso Ferrari nel tentativo di impedire tale giocata va a contrasto col volto e viene colpito dal piede del numero 17 rossonero: doppio giallo comandato da Fabbri e partita finita anzitempo per lui.
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Se nel primo caso possiamo parlare di eccessiva severità da parte del fischietto appartenente alla sezione di Ravenna, nel secondo forse no, perché il punto fondamentale da valutare è il regolamento: a termine di regolamento, la seconda ammonizione di Leao è corretta, ma allora la domanda che ci poniamo è la seguente: vietiamo per sempre le rovesciate?
L'impressione è che siamo nell'ennesima zona grigia dove vale tutto ed il contrario di tutto, come sempre in questi casi è l'arbitro a dover valutare l'episodio nel suo complesso. Attenzione, non parliamo assolutamente di compensazione ma vi lasciamo col seguente interrogativo: se Fabbri si fosse accorto dell'eccessiva severità sul primo cartellino giallo, siamo certi che avrebbe estratto anche il secondo considerando che in nessuno dei due episodi c'è stata cattiveria da parte dell'attaccante rossonero? Aster Vranckx si è presentato in conferenza stampa: qui le sue dichiarazioni integrali
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