Nel 1966 tornò a Torino, ma stavolta sponda granata. Nella stagione 1967/68, Combin segnò 13 gol in Serie A, di cui 3 contro la Juve e sfiorò il titolo di capocannoniere di quella stagione, e vinse la sua seconda Coppa Italia. Giocò col Torino fino al 1969, in 108 partite segnò 32 gol.
Nel 1969 si trasferì al Milan e, al suo primo anno in rossonero, vinse la Coppa Intercontinentale contro gli argentini dell'Estudiantes La Plata. La gara d'andata di quella finale, che si giocò a San Siro, vide vincitori i rossoneri 3-0 ed il francese segnò il secondo gol. Al ritorno, che si giocò a Buenos Aires, l'Estudiantes vinse 2-1 ma questo match divenne famoso per altri episodi. L'ex rossonero Lodetti raccontò che lui ed i suoi compagni, all'ingesso in campo, ricevettero addosso caffè bollente e, durante la foto di rito, venivano presi a pallonate dagli avversari.
Combin, però, divenne il bersaglio principale degli argentini che lo considerarono traditore per non aver svolto in servizio di leva in Argentina. Perciò, durante il match, egli ricevette numerosi falli ed il portiere avversario Poletti lo colpì con un pugno sul volto ed il difensore Aguirre Suarez, sempre sul viso, gli diede un ginocchiata. Il Milan finì la partita in 10 perché aveva esaurito i cambi e, a fine partita, Combin venne arrestato dalla polizia argentina e rilasciato dopo 12 ore grazie al rapido intervento dell'allora presidente rossonero Franco Carraro e la dimostrazione di aver svolto il servizio militare in Francia. In rossonero, Combin giocò fino al 1971, segnò 20 gol e fornì 16 assist in 70 presenze.
Dal 1971 al 1977, anno del suo ritiro dal calcio giocato, Combin tornò in Francia e vestì le maglie di Metz, Red Star ed infine Hyères. Alla fine della sua carriera, arrivò a segnare 117 gol in Ligue 1.
La Redazione di Pianeta Milan augura a Combin un buon compleanno, con la speranza che episodi come quello del 1969 non accadano più nel calcio.
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