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EX MILAN – Hauge tra alti e bassi. Rimpianto o affare?

Stefano Bressi

Hauge è partito forte con l'Eintracht Francoforte, ma poi è calato un po'. Milan che per ora non lo rimpiange, anche se...

Arrivato improvvisamente al Milan, sembrava che Jens Hauge fosse stato preso come prospetto a basso costo. Un anno rossonero con buone prestazioni e altre meno hanno fatto impennare il suo valore e il Milan ha colto l'occasione per fare un'ottima plusvalenza. Preso per 4,8 milioni, è stato ceduto infatti all'Eintracht Francoforte la scorsa estate per 12 milioni, che saranno pagati a fine stagione. Una cifra che ancora Hauge non ha raggiunto come valore.

Al momento della cessione, i tifosi si sono divisi in due fazioni: chi era contrario, convinto che Hauge fosse un ottimo talento da coltivare e che sarebbe tornato utile, e chi invece ha vinto nella plusvalenza importante una grande occasione, convinto che Hauge non sarebbe sbocciato ulteriormente.

I primi mesi in Germania dell'esterno norvegese non hanno ancora dato una risposta definitiva. Il rendimento di Hauge è molto simile a quello avuto in rossonero. Il classe 1999 è partito davvero bene, con due gol nelle prime tre partite. Poi, però, una sola rete. Un totale di 3 gol nella prima parte di stagione. Anche in Germania, comunque, viene utilizzato non come titolare. Spesso è subentrato.

Inoltre, dopo un buon inizio, ultimamente è anche rimasto spesso escluso. Tre panchine consecutive a novembre per lui. Insomma, non è sbocciato e il Milan al momento sembra abbia fatto bene a incassare una cifra importante. Tuttavia, i tanti infortuni della squadra rossonera aprono una riflessione: Hauge sarebbe forse tornato utile in situazioni delicate. Ultimamente mancano entrambi gli esterni sinistri e soprattutto qualcuno che riesca a segnare e saltare l'uomo. Ognuno, insomma, avrà la propria idea. Hauge resta un talento ancora non del tutto sbocciato. Milan sempre attivo sul calciomercato: clicca qui per le ultime notizie