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Ex Milan, Mesbah: “Vi racconto la lite tra Ibrahimovic e Allegri…”

(credits:gazzetta.it)

Djamel Mesbah, ex terzino sinistro del Milan, ha racconto al portale gianlucadimarzio.com la sua esperienza in rossonero, svelando alcuni retroscena

Salvatore Cantone

Djamel Mesbah, ex giocatore del Milan, con cui ha disputato 14 presenze e realizzato un gol in Coppa Italia contro la Juventus, ha rilasciato alcune dichiarazioni al portale gianlucadimarzio.com, svelando alcuni retroscena sulla sua avventura rossonera: "Col Milan fu incredibile. Passai in rossonero dopo buone prestazioni messe in mostra a Lecce e fu un’esperienza unica per un giocatore come me: un buon giocatore ma non un campione. Allenarsi con certi fuoriclasse ti fa crescere rapidamente. Ogni minuto trascorso con loro ti fa maturare. Anche perché non erano solo calciatori pazzeschi ma anche ragazzi molto umili. Era impressionante allenarsi a Milanello: un allenamento era spesso più duro di una partita di Serie A per la fame e la grinta con cui veniva affrontato da ciascuno”.

Sulle liti nello spogliatoio: "C’era grande concorrenza e nessuno ci stava a perdere. Ricordo una pesante lite verbale tra due fenomeni come Seedorf e Ibra iniziata in partita e continuata poi negli spogliatoi. Questo per farvi capire come ciascuno scendeva in campo pretendendo il massimo da ogni compagno, indipendentemente da chi fosse. Un altro episodio che mi è rimasto impresso è legato alla Champions nel 2012, quando al ritorno fummo sconfitti dall’Arsenal 3-0 dopo aver vinto all’andata 4-0. In quella partita marcavo Walcott che non andava a 2000 km/h ma a 8000 km/h. Allegri rientrò negli spogliatoi facendoci i complimenti per la qualificazione ma Ibra andò su tutte le furie: ‘Non voglio fare ste figure di m***a’. E quando Ibra si arrabbiava, non c'era molto da scherzare".

Su Allegri: "È un grande allenatore, il migliore in assoluto che abbia mai avuto per quanto riguarda il gioco in verticale e offensivo. Passava anche più di un’ora a ripetere gli stessi schemi finché non li apprendevamo a memoria. Dimostrò sempre grande personalità anche perché non allenava di certo gli ultimi arrivati, anzi".

Su Gattuso: "Con Gattuso ho trascorso solo 6 mesi visto che in quel periodo ebbe quel famoso problema all’occhio  ma per lui parla la sua carriera e gli auguro davvero tutto il bene possibile. Non ci sono dubbi che farà benissimo dal punto di vista caratteriale e saprà tenere il gruppo alla grande. Per quanto riguarda l’aspetto tecnico-tattico parleranno i risultati ma tifo per lui e spero davvero possa far bene anche se al Milan servirà sicuramente tempo prima di tornare grande”.

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