Ex Milan – La rinascita di Calhanoglu, uomo chiave nell’Inter di Inzaghi

Il suo trasferimento all'Inter è stato un caso, la dirigenza nerazzurra non ci aveva nemmeno pensato, ma alla fine con la sua nuova maglia sembra essere rinato. E pensare che al Milan tanti lo criticavano per il suo rendimento poco costante ed erano convinti di poter fare a meno di lui.

Come per Franck Kessié e Gianluigi Donnarumma, anche per Hakan Calahnoglu l'addio al Milan è dovuto a motivi economici. Il fatto di essere arrivati corti con i tempi per discutere il rinnovo di contratto, ha portato il suo agente a chiedere cifre che la dirigenza rossonera non voleva raggiungere.

E così Paolo Maldini e Frederic Massara si sono trovati a dover cercare sul mercato un profilo che potesse sostituire il turco e agire da 10. Optando per una soluzione già presente in rosa, Brahim Diaz, al quale hanno consegnato la responsabilità di essere il perno del gioco rossonero.

Ex Milan, Hakan Calhanoglu rigenerato all'Inter

Ma ad influire sull'addio di Calhanoglu al Milan c'è stata anche la necessità da parte dell'Inter di trovare al più presto un sostituto di Eriksen. Dopo il problema cardiaco accusato dal danese agli Europei e l'impossibilità per lui di giocare in Serie A, la dirigenza nerazzurra si è fiondata sull'ex Bayer Leverkusen.

E all'Inter Calhanoglu ha risposto presente, sotto la guida del nuovo tecnico Simone Inzaghi che gli ha consegnato le chiavi del centrocampo e gli ha dato libertà di espressione. I numeri del turco sono impressionanti se messi a confronto con quelli raggiunti al Milan. Nella prima annata segna sette reti e fornisce ai compagni 12 assist in Serie A, come mai aveva fatto al Diavolo.

La seconda annata è cominciata sulla falsa riga della precedente, con 2 reti e 4 passaggi chiave, per un totale di 14 presenze in Serie A. A queste si aggiungono tutte le partite della fase a gironi di Champions League e il gol vittoria siglato contro il Barcellona. Milan, Benitez: “L’unica rivale del Napoli è il Napoli”

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