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Ex Milan, Robinho rimane in carcere: la Corte Suprema gli nega la libertà

Fabio Barera Redattore 
Robinho, ex attaccante del Milan, rimarrà in carcere: la Corte Suprema Federale gli ha infatti negato la libertà. Ecco tutti i dettagli

Negli ultimi anni Robinho, ex calciatore del Milan, ha dovuto affrontare un lungo e complicato processo che lo ha portato a finire in carcere. Nel 2013, infatti, quando ancora vestiva la maglia rossonera, avrebbe violentato una ragazza di nazionalità albanese all'interno di una discoteca italiana. In quell'occasione rimasero coinvolti anche cinque suoi amici di cui uno, Roberto Falco, finì dietro le sbarre, mentre gli altri quattro addirittura non furono mai processati. Nel Bel Paese il brasiliano ha tentato di appellarsi alla decisione del tribunale, ma ha perso in tutti e tre i gradi di giudizio. Ed è così che è tornato in Brasile nel 2022.

Ex Milan, Robinho non uscirà dal carcere: arriva la sentenza (quasi) definitiva

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Dopo una serie di scambi di richieste tra Italia e Brasile, è stato chiesto che Robinho scontasse i nove anni di carcere nel suo paese natio. E di fatto nel marzo 2024 la Polizia lo ha arrestato. Negli ultimi giorni è giunta un'importante novità. Come riportato infatti da 'Rede 98', la Corte Suprema Federale avrebbe negato la libertà all'ex Milan. 6 ministri hanno votato per il prosieguo della sua carcerazione, uno ha votato contro e quattro si sono astenuti. I suoi avvocati però mettono in dubbio la legalità del suo arresto e chiedono che possa scontare la pena in libertà fino alla conclusione dei ricorsi in appello.