Un tempo uno dei talenti più cristallini del calcio mondiale, ora carcerato: la vita di Robinho, ex attaccante del Milan
Un tempo acclamato come uno dei talenti più cristallini del calcio mondiale, Robinho, ex attaccante di Real Madrid, Manchester City e Milan, ha vissuto un Natale ben lontano dai riflettori. Il brasiliano, condannato a nove anni di carcere per stupro, sta scontando la sua pena presso il carcere di Tremembé, a São Paulo, noto come “la prigione dei famosi”.
Dal campo al carcere
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La carriera di Robinho, una volta paragonato al leggendario Pelé, è stata segnata da successi straordinari. Con il Real Madrid ha conquistato due titoli della Liga, mentre con il Milan ha alzato al cielo uno scudetto. Nel 2008, il Manchester City pagò una cifra record di 32,5 milioni di sterline per il suo trasferimento, rendendolo uno dei giocatori più costosi dell’epoca. Tuttavia, quella carriera brillante si è trasformata in una caduta inesorabile, culminata con la condanna per il brutale stupro di gruppo di una donna albanese in una discoteca di Milano nel 2013.
Robinho ha iniziato a scontare la pena nel marzo 2024, presso il Penitenziario II di Tremembé, un carcere che ospita detenuti di alto profilo, tra cui politici, medici e altri criminali celebri. Tra i 430 detenuti figurano anche persone coinvolte in crimini efferati, come Lindemberg Alves, condannato per l’omicidio della sua ex fidanzata, e Cristian Cravinhos, responsabile dell’omicidio dei genitori della sua compagna Suzane von Richthofen.
La struttura, progettata per evitare conflitti tra detenuti pericolosi, ha un regime rigido, ma durante le festività natalizie molti detenuti hanno ricevuto permessi per trascorrere il tempo con le famiglie. Robinho, tuttavia, non ha ottenuto alcuna concessione ed è rimasto in cella.