Intercettato da Sky Sport al termine di Genoa-Milan, il tecnico rossonero Gennaro Gattuso ha commentato così la prestazione della sua squadra: "Baci al quarto uomo? No, solo a mia moglie e alle belle donne per salutarle. L'ho salutato il quarto uomo, gli ho dato il cinque, ancora l'alzaheimer non è arrivato [ride ndr]. La preoccupazione più grande era la reazione dopo una sconfitta, in una partita dove oltretutto abbiamo fatto meno delle nostre possibilità. Sapevo che non era una questione fisica, ma mentale e oggi tutto questo si è visto. Complimenti anche al Genoa che oggi avrebbe potuto anche vincere. Creiamo tanto, ma dobbiamo migliorare, ci manca quella cattiveria di buttare giù le porte".
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Gattuso a Sky: “Ero preoccupato dopo l’Arsenal, grande vittoria”
L'allenatore del Milan Rino Gattuso ha commentato così, ai microfoni di Sky Sport, al termine di Genoa-Milan, match valido per la 28^ giornata di Serie A
Il gol di Andrè Silva: "Nel calcio bisogna dimostrare ogni giorno, ma è un ragazzo che non invento. Gioca nella nazionale portoghese, quella campione d'Europa ed è stato pagato tantissimo, il problema è che è giovane e deve abituarsi a questo campionato. E' un ragazzo che si allena ore e ore ogni giorno, in palestra e in campo, bisogna solo dargli una mano perchè ha passione e voglia può crescere molto, ancora non ha mostrato il suo valore".
Le due punte: "L'ho fatto al momento giusto, lo avessi fatto prima magari prendevo gol, ma volevamo provare a vincere. Non è la prima volta che passo al 4-4-2, sarà la quarta, quinta volta, l'ho fatto anche con l'Arsenal, oggi ci è andata bene. Vedo l'impegno dei tre attaccanti in allenamento, bisogna cercare di sfruttarli quando dobbiamo portare a casa la vittoria a tutti i costi".
Il tennis: "Sono un pallettaro, mi difendo e basta, ma bisogna sudare per farmi punto [ride ndr]".
La capacità di soffrire: "Spesso non si contempla il fatto che si gioca contro avversari che ogni partita hanno caratteristiche diverse, a volte si spinge, si prova a fare qualcosa di diverso, contro l'Arsenal spinti dallo stadio ci siamo buttati troppo in avanti e ci siamo allungati. A noi in questo momento non basta la tecnica, ci servono anche fisicità e motivazioni".
Il ritorno con l'Arsenal: "Parliamo sempre dei mie ragazzi senza esperienza, ma nemmeno io ne ho...ho tre presenze da allenatore in Europa, Wenger 224. Essere stato un calciatore mi aiuta nelle dinamiche del quotidiano, ma in questo non mi aiuta per nulla".
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