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Gennaro Gattuso e Fabio Borini del Milan (credits: acmilan.com)
ULTIME MILAN - È finita la stagione. Al termine del match tra SPAL e Milan, ai microfoni di Sky ha parlato l'allenatore rossonero Gennaro Gattuso. Ecco tutte le sue dichiarazioni: "Del mio futuro parleremo nei prossimi giorni. Ora parliamo delle cose buone e meno che abbiamo fatto. Poi parleremo del futuro. Dobbiamo valutare bene quello che abbiamo fatto, bisogna fare i complimenti a questo gruppo. Le ultime quattro sono andate bene, ma prima abbiamo fatto 5 punti in 7 partite. Avevamo perso l'anima dopo il derby. Ma questo è un gruppo forte, bisogna migliorarlo, ma è una squadra giovane con margini di miglioramento. Bisogna guardare come sono strutturate le altre squadre. Juve e Napoli sono più avanti, l'Inter ha già fatto qualcosa. Bisogna analizzare bene. 68 punti non sono pochi. Ma bisogna analizzare come migliorare, con giocatori funzionali. Abbiamo pregi e difetti ora. Penso che all'AC Milan devo tanto. Mi ha fatto diventare uomo, un giocatore che ha alzato trofei. Io ho dato qualcosina, ma il Milan mi ha dato di più. Ora anche la possibilità di diventare un mezzo allenatore. Ho passato 18 mesi non facili. Sapevo a cosa andavo incontro. In questi mesi ho sentito cose strane, qualche bravo l'ho preso, ma poi ho preso responsabilità che non potevo prendermi. Non voglio lasciarci le penne. Bisogna analizzare queste cose qua... Vorrei dire tante cose, ma penso che al momento non è corretto anche per quello che abbiamo fatto. Ai numeri va data importanza, io mi baso tanto sui numeri. Se ci dimentichiamo dei 18 mesi per tutto ciò che abbiamo fatto, pare che non sia stato fatto nulla. A luglio non sapevamo se cambiava proprietà o no, molti volevano andare via, ci siamo ricompattati e abbiamo fatto buone cose. Per troppi anni siamo stati fuori dalla Champions, a volte ci sono parole di troppo. Bisogna tener conto di tutto questo. A me la società non ha mai detto che prendeva un altro allenatore, ve lo siete inventato. Io ho la sensazione buona. Conoscendo la società, che mentalità hanno, sono persone per bene e a oggi nessuno mi ha detto nulla. Poi le cose usciranno fuori, ma a me nessuno ha detto nulla. Per come ci parliamo e ci guardiamo negli occhi io non ho riscontrato ciò che avete detto in questi mesi. Se si vuole giocare un certo tipo di calcio servono giocatori funzionali, servono giocatori che conoscono la categoria. Non basta saper giocare, serve qualcuno che si assuma le responsabilità. Serve qualcuno che sappia risolvere le problematiche. Non dico che lo spogliatoio è un disastro, ma un po' di esperienza in più servirebbe. Ora scappo via, sarà difficile trovarmi".
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