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Gennaro Gattuso, allenatore del Milan (credits: GETTY Images)
"ULTIME MILAN - Gennaro Gattuso, tecnico del Milan, ha parlato ai microfoni di 'Milan TV' al termine del match di 'San Siro' contro il Frosinone. Queste le dichiarazioni di Gattuso:
"Sulla gara contro il Frosinone: “Oggi la partita ha rispecchiato il percorso in 10 mesi, alti e bassi, abbiamo sofferto. Abbiamo dovuto prendere il rigore per darci una svegliata. Ma diamo meriti a questi ragazzi, sono stati fatti tantissimi punti. Il rammarico più grande, quei 5 punti in 7 partite, con quel momento negativo. Ma bisogna analizzare bene il nostro percorso: è una squadra giovane, ci sta”.
"Su Gianluigi 'Gigio' Donnarumma: “Lui ci è nato con quelle doti là. Ma bisognava che togliesse qualche abitudine di troppo, un allenatore per troppi anni nello stesso posto non riesce più ad entrare nella sua testa. Alfredo Magni ha grande meriti nella sua crescita, ma lui doveva fare qualcosa di diverso. Meriti anche a lui: ora gli manca di fare bene solo in Champions League. Se riuscirà a fare bene lì …”.
"Sull'ultima gara stagionale: “A Ferrara sarà molto dura, ma mi piace così, sono squadre che si giocano sempre tutto, non guardano in faccia al nessuno. Negli ultimi anni ho visto sempre cose un po’ strane nelle ultime partite, ora è cambiato il vento, le squadre si giocano sempre tutte le partite fino all’ultimo, è giusto così”.
"Su Napoli-Inter: “La vedremo qui nello spogliatoio allo stadio, con lo staff. Come vedo qualcosa di strano, me ne andrò. Già mi fa male la testa …”.
"Sulle valutazioni di fine campionato: “Non bisogna soffermarci, per parlare di questa stagione, a parlare solo se arriviamo quarti, quinti, sesti. Per noi sarebbe un sogno partecipare alla Champions League, ma le valutazioni sulla stagione non possono cambiare se arriviamo o meno in Champions”.
"Su Ignazio Abate: “Ignazio ha avuto una fortuna, qualche schiaffo l’ha preso, qualche cinquina l’ha presa dietro la schiena, in faccia, e ha portato i segni per 10 giorni. E’ stata la sua fortuna. Mi ha dato tanto a livello umano, professionale, in questi 18 mesi che l'ho avuto, quando volevo sbroccare mi faceva calmare e contare fino a 10. E’ la dimostrazione che nel calcio si può sempre migliorare: prima lo fischiava tutto lo stadio, quest’anno è sempre uscito tra gli applausi. Questo anche perché ha imparato un nuovo ruolo, giocando centrale. E’ umile, ha umiltà di imparare: ci mancherà tutto questo”.
"Sull'anno venturo: “Il mio futuro? Si sta parlando troppo. La priorità è l’A.C. Milan, non voglio essere un problema per nessuno. In questi 18 mesi, ho fatto tante cose buone, tanti errori, voglio essere giudicato per quello che ho fatto. Ora, però, bisogna rilassarsi e pensare all’ultima partita. Speriamo in qualche regalino e poi speriamo …”. Per le pagelle dei giocatori rossoneri, continua a leggere >>>
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