Finita la carriera da giocatore inizia quella da allenatore, ma non è tutto oro quel che luccica, anzi. Le sue prime esperienze tra Sion, Palermo, Ofi Creta e Pisa si rivelano spesso fallimentari, non solo per colpa sua, anzi, a Pisa compie un mezzo miracolo, in una situazione difficilissima. Il Milan, intanto, punta prima su Seeodorf, poi su Inzaghi e infine, Brocchi: tre ex compagni di squadra, ma tutti e tre falliscono. Anche per lui, infine, arriva la chiamata, a far suonare il telefono è il nuovo Milan, non quello cinese e non quello targato Berlusconi e si parla della panchina della Primavera, ma il richiamo è troppo forte: Rino accetta e torna. I suoi ragazzi, partono male, ma poi iniziano a macinare vittorie, al contrario di quanto fatto da Montella con la prima squadra, ecco allora la svolta di ieri: Montella esonarato, il Milan a Gattuso, che dovrà prima di tutto lavorare sulla testa dei giocatori, prima ancora che sulla tattatica. Buon lavoro allora Rino, che tu possa riuscire a trasmettere carattere, voglia di fare e giusti valori a questo Milan fuori orbita: tutto ciò che è mancato finora.