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Giroud e il sogno americano che non decolla: le difficoltà al Los Angeles FC

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Quando Olivier Giroud ha scelto di lasciare il Milan per trasferirsi negli Stati Uniti, tutto sembrava perfetto: le difficoltà del francese
Alessia Scataglini

Quando Olivier Giroud ha scelto di lasciare il Milan per trasferirsi negli Stati Uniti, tutto sembrava perfetto. Dopo aver riportato i rossoneri allo Scudetto e averli trascinati fino a una semifinale di Champions League, l’attaccante francese ha salutato l’Europa con un’ultima stagione da 17 gol, pronto a scrivere un nuovo capitolo con il Los Angeles FC. Ad attenderlo c’era il suo amico Hugo Lloris, che lo aveva convinto a raggiungerlo in MLS. Ma a distanza di mesi, la realtà è ben diversa dalle aspettative: l’avventura americana di Giroud si sta rivelando più complicata del previsto.

L’assenza di gol: un problema sempre più pesante

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Il dato più preoccupante riguarda proprio quello che Giroud ha sempre saputo fare meglio: segnare. Il francese, infatti, non ha ancora trovato il gol in MLS nonostante le 17 partite giocate tra regular season e playoff. Un’astinenza insolita per un attaccante che ha deciso sfide cruciali con Milan, Chelsea, Arsenal e la nazionale francese.


Allargando l’analisi a tutte le competizioni, il bilancio resta deludente: appena due reti in 25 partite. La prima è arrivata nella finale della US Open Cup, vinta dal LAFC contro lo Sporting Kansas City, la seconda nella finale di Leagues Cup, ma si è rivelata inutile perché il Columbus Crew si è imposto e ha sollevato il trofeo. Numeri ben lontani dalle aspettative del club, che gli ha riservato uno dei tre slot da designated player con un ingaggio di alto livello.

Un attaccante fuori dal gioco

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Oltre all’assenza di gol, il problema principale sembra essere l’inserimento tattico. Giroud fatica a integrarsi nel sistema di gioco del Los Angeles FC e appare spesso isolato dalla manovra. Un’analisi del New York Times ha evidenziato come il francese sia poco coinvolto nelle azioni offensive e come i compagni non riescano a servirlo nel modo giusto.

A complicare il tutto, anche l’assenza di una pausa dopo l’Europeo con la Francia. Giroud è arrivato a Los Angeles senza un vero periodo di riposo, un fattore che potrebbe aver influito sulla sua condizione fisica e mentale.

Le difficoltà fuori dal campo

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Come se i problemi in campo non bastassero, anche la vita privata del francese è stata tutt’altro che serena. A gennaio, Giroud è stato direttamente coinvolto nei devastanti incendi che hanno colpito la California, e poche settimane dopo ha subito un furto nella sua abitazione. A questi episodi si aggiungono condizioni climatiche difficili, come le temperature glaciali affrontate in Colorado (-15° in una gara contro i Rapids), e persino una scossa di terremoto avvertita vicino al centro di allenamento del LAFC.

Quale futuro per Giroud?

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L’esperienza in MLS, finora, non è andata come Giroud e il Los Angeles FC speravano. Il tempo per invertire la rotta c’è ancora, ma se le difficoltà dovessero continuare, il club potrebbe prendere in considerazione delle alternative e lo stesso attaccante potrebbe riflettere sul proprio futuro. La carriera di Giroud ha dimostrato più volte che non bisogna mai sottovalutarlo, ma per ora il sogno americano sembra più una battaglia da vincere. 

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