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NEWS MILAN - Il padre di Vincenzo Iaquinta lo scorso novembre è stato condannato a 19 anni per associazione mafiosa. L'ex calciatore della Juventus aveva dichiarato: "Vergogna, ridicoli. Il nome ‘ndrangheta non sappiamo neanche cosa sia nella nostra famiglia. Non è possibile. Andremo avanti. Mi hanno rovinato la vita sul niente perché sono calabrese, perché sono di Cutro. Io ho vinto un Mondiale e sono orgoglioso di essere calabrese".
Ora il Campione del Mondo torna a parlare, nello specifico proprio del padre in carcere e dell'emergenza coronavirus: "Partendo dal presupposto che mio padre è innocente, questo è un disegno di una cella del carcere di Voghera. Come si fa a mantenere la distanza di sicurezza?".
Questo il messaggio di Iaquinta sul proprio profilo Instagram. Poi l’appello alle istituzioni, con un tag al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e al ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. Nel frattempo il Milan studia nuovi colpi sul mercato: uno di questi è priorità per Moncada >>>
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