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REGGIO NELL'EMILIA, ITALY - MAY 22: Zlatan Ibrahimovic of AC Milan applauds the fans prior to the Serie A match between US Sassuolo and AC Milan at Mapei Stadium - Citta' del Tricolore on May 22, 2022 in Reggio nell'Emilia, Italy. (Photo by Chris Ricco/Getty Images)
La Gazzetta dello Sport ha intervistato Loris Perticarini, ortopedico che lavora nell’unità di Traumatologia dello sport e chirurgia protesica robotica della Fondazione Poliambulanza di Brescia. L'argomento è ovviamente Zlatan Ibrahimovic, attaccante del Milan che si è operato nella giornata di ieri. Ecco cosa ha detto: "Il “campo centrale” è la ricostruzione del crociato, dovuta a una pregressa distorsione con interessamento del legamento crociato. Il ginocchio soffriva di instabilità cronica, andava corretta. In questi casi, in artroscopia si associa una plastica periferica, ovvero una protezione per il ginocchio ricostruito: così facendo la stabilizzazione è rafforzata. Per quanto riguarda il menisco, poi, in caso di lesione ci sono due strade: si può asportare la zona danneggiata oppure ripararla, ed è quello che è stato fatto con Ibrahimovic. La riparazione meniscale richiede tempi di recupero lunghi, ma visto che la ricostruzione del crociato avrebbe comportato comunque un recupero di 7-8 mesi, è stato corretto optare per questa soluzione».
I tempi di recupero stimati sarebbero stati gli stessi per un calciatore di vent’anni più giovane?
«Sì, sono in linea con le tempistiche previste da operazioni di questo tipo. Per semplificare, il ginocchio di Ibra è stato ricostruito in maniera simile a quello di Chiesa, con dei gesti chirurgici accessori: i tempi di recupero sono pressoché identici. Tra 7-8 mesi Zlatan potrà tornare in gruppo. Rivederlo prima è difficile: con un crociato ricostruito e una riparazione meniscale non ci sono scorciatoie».
Chi pensa che Ibra possa smettere è fuori strada?
«Beh, non ti sottoponi a questa tipologia di intervento per fare il dirigente... È chiaramente una operazione finalizzata al rientro in campo».
Quali possono essere le complicazioni?
«Sui tempi della riabilitazione potrebbero incidere eventuali problemi cartilaginei associati. Al netto di questi fattori, una volta guarito non dovrebbero esserci problemi: la stabilità del ginocchio non cambia, è il sostegno dato dai muscoli che incide, ma sotto questo aspetto Ibra è una garanzia...».
L’infiammazione al tendine di Achille di cui Ibra ha sofferto quest’anno era alla gamba sinistra: legami con il ginocchio operato?
«Non necessariamente, ma una cosa è sicura: questi mesi potranno aiutare, le tendinopatie spesso guariscono durante la terapia».
Rivedremo uno Zlatan a tempo pieno?
«Potrà senz’altro giocare più spesso. Quanto spesso non dipenderà dal ginocchio ma da altri fattori come la resistenza o la forza muscolare, che in un atleta 40enne hanno il loro peso». Intanto è pronto un colpo sulla trequarti.
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