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Ibrahimovic, numeri da capogiro: sicuri sia meglio rinunciare allo svedese?

Renato Panno

Zlatan Ibrahimovic può vantare numeri da capogiro. Eppure si sta dubitando sul fatto che il Milan abbia davvero bisogno di lui

Il Milan ha davvero bisogno di Zlatan Ibrahimovic? La risposta non può che essere positiva. Eppure, negli ultimi giorni, si sta dubitando sulla sua importanza all'interno del progetto tecnico di Stefano Pioli. Il motivo? Una statistica che parla chiaro, ma che non dice del tutto la verità. Tra infortuni e panchine, lo svedese ha saltato 8 delle 19 partite in Serie A. La sua assenza avrà mandato in confusione la squadra? Tutt'altro. Di queste 8 partite il Milan ha vinte 7 e pareggiata una. Ad uno sguardo superficiale, dunque, si potrebbe affermare che Ibra sia tutt'altro che irrinunciabile per la squadra.

Attenzione però ai suoi numeri personali, che sono evidentemente lontani dal considerarlo un peso. In 11 presenze Ibrahimovic ha totalizzato la bellezza di 7 gol e 2 assist; numeriche evidenziano una media gol a dir poco straordinaria. Consultando le statistiche delle stagioni precedenti si nota che, nel 2020/2021, ha messo a segno 15 gol in 19 partite e nel 2019/2020 10 gol in 18 partite. Due anni e mezzo in cui il giovanotto classe 1981 supera ampiamente la media di una rete ogni due partite.

Una prefazione che permette di giungere ad una conclusione. Di sicuro il Milan ha ormai acquisito una mentalità che gli consente di andare oltre alla presenza del suo totem lì davanti, ma che non può confermare il fatto che Ibra sia un problema. Perché, visti i dati, moltissimi allenatori vorrebbero avere un problema del genere. Milan, le top news di oggi: Diallo nome forte. Kessié via a zero.