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Il Barone: “Le responsabilità sono di Donnarumma, non è degno di restare”

Donato Bulfon

Ecco le parole dei rappresentanti della Curva Sud rossonera in collegamento a Sportitalia da Sesto San Giovanni, sulla questione Donnarumma

Giancarlo Capelli, detto il Barone, guida della Curva Sud Milano, ha parlato ai microfoni di Sportitalia da Sesto San Giovanni, del mancato rinnovo contrattuale di Gigio Donnarumma.

Ecco le sue parole: "Le responsabilità maggiori sono di Donnarumma. Fino a poco tempo fa c'entrava Raiola, però la parola ultima era di Donnarumma e sembra che oggi abbia detto il no definitivo. Siamo molto amareggiati per non dire di più forte. Come ci comporteremo ora? Qui oggi è presente il direttivo della Curva Sud. Terremo un consiglio e decideremo come intraprendere il discorso nei suoi confronti. Meglio venderlo subito o tenerlo in casa? Stasera il parere era tenerlo in tribuna. Non dobbiamo però pensare a questo. Non vogliamo parlare ogni giorno di Donnarumma, ci sono altri giocatori che amano la maglia. Donnarumma non è degno di restare con noi. Gigio alla Juve? Non ce ne frega niente. Sappiamo come dovremmo comportarci da tifosi. Non vogliamo più saperne nulla, l'importante è proseguire e amare sempre la maglia. Saremo sempre presenti, nel bene e nel male" Altro tifoso: "Sono amareggiato ma non stupito. Ogni domenica c'è chi bacia la maglia, poi puntualmente cambia la squadra. Magari il gesto l'ha fatto con sincerità, ma poi quando ha dovuto scegliere, ha vinto il dio denaro. Non sono stupito anche da vicende precedenti come Sheva o Kaká".

Un altro tifoso: "Penso che la società si sia comportata in modo chiaro e pulito. Finalmente c'è una società che lavora bene e non scende a compromessi con i procuratori. No si firmano contratti per interessi personali. L'anno scorso avrebbero guadagnato tutti, magari con clausole. C'è rabbia per come si è comportato Raiola che guarda i suoi interessi. Mancano valori di una società".

Un altro supporter su Donnarumma: "Sì diventa uomo con i fatti e non con le chiacchiere. Sui social è troppo facile. Donnarumma non ci ha mai messo la faccia: vincerà trofei, prenderà milioni etc..., ma non ricomprerà mai la dignità che ha perso oggi. Tradimento dopo i nostri ripetuti cori? Tradimento è una parola grossa. Noi abbiamo visto fiori di campioni passare da qui, lui è stato al Milan un anno. Non ci sentiamo assolutamente responsabili".

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