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Mauro Icardi, attaccante dell'Inter (credits: GETTY images)
Quella di oggi è una giornata che verrà ricordata a lungo....dagli interisti. Il club nerazzurro ha infatti deciso di togliere la fascia di capitano a Mauro Icardi per affidarla a Samir Handanovic. Già questo, basterebbe per essere un terremoto in grado di destabilizzare ogni squadra, ma invece è stato il primo capitolo di una giornata proseguita, prima, con la non convocazione dell'argentino per la trasferta di Europa League a Vienna, poi, con la rivelazione di Luciano Spalletti a Sky Sport: "Il ragazzo era convocato, ha deciso lui di non venire". Il tutto in un contesto tutt'altro che favorevole per l'Inter che nelle ultime quattro partite (Sassuolo, Torino, Bologna, Parma) ha collezionato 4 punti, senza contare l'eliminazione della Coppa Italia per mano della Lazio.
I nerazzurri, che fino a dicembre erano sicuri quantomeno del terzo posto e speravano di insidiare il Napoli per il secondo, hanno visto il loro enorme vantaggio sulle inseguitrici assottigliarsi con il passare delle giornate e ora hanno solo 4 punti di vantaggio sul Milan e 5 su Roma, Atalanta e Lazio. In un contesto del genere il Milan, che invece nel 2019 sembra aver risolto più di un problema ha l'obbligo morale di provare a chiudere il gap sui cugini, sfruttando anche la possibilità di non giocare in Europa, al contrario dell'Inter, chiamata a fare più strada possibile in Europa League. Quattro punti, con uno scontro diretto ancora da giocare, si possono recuperare. Certo, servirà il miglior Milan, ma non provarci sarebbe un peccato mortale per il "Diavolo".
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