Milan e Inter hanno scelto di costituirsi come parte civile nell’inchiesta che coinvolge le curve di San Siro, ma questa decisione solleva numerosi dubbi. Sebbene il giudice abbia accolto la richiesta dei due club, la difesa ha immediatamente contestato la legittimità di questa posizione: come possono le due società definirsi parte lesa quando per anni hanno mantenuto rapporti di collaborazione con alcuni degli imputati?


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Inchiesta curve: Milan e Inter parte civile, ma restano dubbi sui legami con gli ultras
L’edizione milanese de Il Giornale ha approfondito la questione, mettendo in luce i sospetti che circolano anche negli ambienti giudiziari. È lo stesso Pubblico Ministero Paolo Storari a interrogarsi su questa contraddizione, soprattutto dopo l’interrogatorio condotto nel carcere di Paliano con Andrea Beretta, storico capo ultras della Curva Nord interista.
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Durante l’audizione, Beretta ha svelato particolari sui contatti diretti tra la tifoseria organizzata e figure di rilievo all’interno dell’Inter. Ha parlato di rapporti personali con Javier Zanetti e Romelu Lukaku, raccontando persino di un orologio regalato dall’attaccante belga nella stagione del diciannovesimo scudetto nerazzurro.
Le dichiarazioni di Marotta
—Ancora più delicate sono le dichiarazioni che coinvolgono Giuseppe Marotta. Secondo Beretta, l’amministratore delegato nerazzurro non comunicava direttamente con lui, ma attraverso Matteo Norrito, detto “Chuk”, ex pugile e uomo vicino alla Curva Nord. Beretta ha definito questi rapporti “necessari” per garantire la tranquillità e l’ordine all’interno dello stadio, una rivelazione che getta ombre sulla natura della collaborazione tra club e ultras.
Di fronte a queste rivelazioni, la scelta di Milan e Inter di presentarsi come parte civile appare controversa. Se da un lato le società si dichiarano danneggiate dalle azioni delle frange più estreme del tifo, dall’altro emergono elementi che suggeriscono un dialogo continuo e diretto con gli stessi gruppi ora sotto accusa.
L’inchiesta è destinata a proseguire, ma una cosa è già chiara: questa vicenda rischia di offuscare ulteriormente l’immagine dei due club milanesi e di mettere sotto la lente d’ingrandimento i loro rapporti con le curve di San Siro. LEGGI ANCHE: Milan, ecco quattro buoni motivi per portarti a casa la Coppa Italia >>>
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