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Inter, Antonello: “L’obiettivo è il nuovo stadio nei tempi più brevi possibili”

Paolo Scaroni e Alessandro Antonello alla conferenza 'Uno Stadio Per Milano', Getty Images

Alessandro Antonello, dirigente dell'Inter, ha parlato del nuovo stadio a Tutti i convocati insieme a Paolo Scaroni, presidente del Milan

Salvatore Cantone

Alessandro Antonello, amministratore delegato dell'Inter, ha parlato del nuovo stadio insieme a Paolo Scaroni (QUI le sue parole) del Milan a Tutti i convocati. Ecco cosa ha detto Antonello sullo stadio: "Siamo partiti con tanto entusiasmo ma purtroppo siamo consapevoli che il sistema Italia non aiuta soprattutto nelle infrastrutture e in particolare in quelle sportive. Ci siamo appellati applicati alla legge sugli stadi ma la burocrazia in Italia non aiuta e i tempi si sono prolungati".

L’ha capita la politica del comune di Milano?

"La politica di Milano non voglio capirla, sono un uomo d’azienda: come tutti gli imprenditori ho bisogno di certezze. Vogliamo seguire le regole ma queste dovrebbero essere accompagnate da tempi certi di realizzazione perché per gli investitori l’incertezza è difficile da accettare. Stiamo ancora attendendo l'approvazione del progetto che sicuramente deve essere sottoposto all'attenzione dei cittadini: dibattito pubblico è fase fondamentale di trasparenza. I tempi ormai sono davvero lunghi: in 3 anni altri paesi sarebbero stati già con un’opera ormai conclusa".

Sull'ipotesi di andare in un altro Comune

"Bisogna sempre avere piani alternativi qualora non si raggiunga il progetto principale. Siamo investitori che guardano in maniera concreta alle opzioni che possono esserci sul terreno. L’obiettivo è raggiungere un nuovo stadio nei tempi più brevi possibili: è un’opzione che si sta valutando e si sta studiando. Quando avremo tutti gli elementi prenderemo la decisione nell'interesse dei club, ovvero avere lo stadio nei tempi più brevi possibile".

Cambia il mercato dal punto di vista dei parametri zero?

"Il tema della sostenibilità è cruciale, è cambiato il mondo e dopo tutto quello che è successo cambiano le priorità. La sostenibilità economica e finanziaria è una priorità che va bilanciata con la competitività sul campo di gioco. Due elementi portanti nella nostra industria che vanno considerati. Le manovre economiche devono essere gestite in maniera combinata anche con l’area sportiva: anche a livello europeo si parla di nuovo financial fair play per dire che le cose sono cambiate",

Cosa prevedono queste nuove regole del nuovo Fair Play Finanziario

"Queste nuove regole stanno accompagnando il calcio europeo fuori dal periodo difficile della pandemia. Per lo sviluppo del settore in futuro, è chiaro che bisogna dare l'opportunità ai club di investire ma sempre nel rispetto di una sostenibilità economica e finanziaria. Il divario c’è con gli altri paesi ma anche perché, per esempio, la Premier League ha la questione dei diritti televisivi. Ciò che dobbiamo fare noi è cercare di recuperare questo gap a livello internazionale.

C'è la necessità di trovare nuovi strumenti di sostenibilità sia legittima. A distanza di un anno dalla Superlega a che punto siamo?

"Il progetto Superlega era un grido di allarme rispetto alla situazione drammatica e difficile che poi è risultata nei numeri dei bilanci della società in cui si è percepita la magnitudine delle perdite: modo per dire che bisogna riformare il sistema calcio e per trovare nuove risorse finanziarie per sostenere. Oggi siamo ancorati a un sistema in cui si è sempre in difficoltà a cercare di crescere e investire: i grandi club devono fare la loro parte per ottimizzare costi e incrementare i ricavi. La sostenibilità economica dei club è fondamentale e la ricerca delle risorse, tra cui le infrastrutture, sono elemento fondamentale per rilanciarsi anche all'estero".

Cosa devono aspettarsi i tifosi?

"Voglio rassicurare i tifosi: si è dimostrato che nonostante le manovre dell’estate scorsa la competitività della squadra è rimasta ai massimi livelli. Riteniamo che sia essenziale la sostenibilità finanziaria del club. Detto questo anche la competitività sul campo va protetta e garantita. Il mercato deve sposarsi con questi due fattori. Stiamo lavorando insieme a Marotta su questa strada. Non è una questione di ridimensionamento: quando la sostenibilità si sposa con la competitività, le cose possono andare avanti e lo ha dimostrato anche il Milan ultimamente"

Su chi vince il campionato

"Importante vedere che le due squadre di Milano siano tornate a competere per il campionato. Nello sport si scende in campo per vincere: è una battaglia che si risolve alle ultime giornate ed è questa la bellezza del nostro campionato che spesso viene criticato". Trequartista: Milan, che opportunità in Premier! Le ultime news di mercato >>>

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