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Italia, Mancini: “Nazionale aperta a tutti. Per lo Scudetto 6-7 squadre”
Il commissario tecnico dell'Italia ha ricevuto ieri la Laurea Magistrale Honoris Causa in Scienze dello Sport dall'Università degli Studi Carlo Bo, un ennesimo premio per Roberto Mancini dopo la vittoria degli Europei in estate. Laurea consegnata a Urbino dal rettore Giorgio Calcagnini. Nel corso della cerimonia, ha rilasciato un'intervista. Ecco le sue parole.
Se è migliorato dopo l'Europeo: "Sono un allenatore felice. Perché gli allenatori sono tutti competenti, poi a volte si vince e a volte no. Ma gli allenatori, specialmente quelli italiani, sono tutti competenti".
Come ha fatto capire alla squadra che poteva vincere: "Ho cercato di far capire loro che non erano meno bravi degli altri e che se avessero avuto un obiettivo comune avremmo potuto fare qualcosa di bello".
Se è un'impresa ripetibile: "Ora dobbiamo qualificarci al Mondiale, poi a dicembre 2022 vedremo come sarà andata".
Sulla Nations League: "Quella all'Europeo è stata una partita dove la Spagna ha giocato molto bene, noi abbiamo fatto un po' più fatica e sicuramente sarà una bella partita".
Sul fatto che stavolta sono 23: "Solo 23 convocati, questa volta non possiamo fare altro".
Cosa gli suggerisce il campionato: "Gli italiani o quelli con passaporto possono entrare tutti, la Nazionale è sempre aperta a tutti. Se un giocatore che non è stato con noi agli Europei merita di venire noi lo chiameremo".
Sul far giocare di più gli italiani: "Io mi rendo conto non sia semplice. Un allenatore cerca di fare la squadra migliore, a volte può capitare di farli giocare e altre meno, chiaro che a noi farebbe piacere se giocassero di più".
Se qualche squadra lo intriga: "È un campionato equilibrato, la Juve rientrerà. Ci sono 6-7 squadre che lotteranno fino alla fine".
Intanto Kessie è pronto a essere sostituito >>>
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