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Pierre Kalulu, difensore centrale del Milan (credits: Getty images)
Pierre Kalulu è uno dei simboli di questo Milan. Si potrebbe parlare di Rafael Leao, Theo Hernandez, Zlatan Ibrahimovic e tanti altri, ma il difensore è forse la sorpresa più bella di questa squadra. Potremo definirla la stagione della consacrazione per l'ex Lione, che è riuscito nell'impresa di sostituire nel migliore dei modi un colosso come Simon Kjaer.
Riavvolgiamo il nastro. Dopo l'infortunio di Kjaer contro il Genoa in tanti parlavano della necessità di acquistare di un difensore centrale. C'erano dubbi su Kalulu, non tanto per le sue qualità, ma per il fatto che il difensore potesse essere il titolare del Milan per tutta la stagione. Le cose però sono andate in maniera diversa: se escludiamo qualche piccolo errore, il percorso di Pierre è stato da applausi.
Kalulu non solo non fatto rimpiangere Kjaer, ma si è preso anche il posto da titolare di Alessio Romagnoli, non proprio l'ultimo arrivato. E' vero che il capitano rossonero ha avuto diversi problemi fisici, ma quando è tornato è finito comunque in panchina. In questo momento Pioli non può rompere la linea difensiva composta da Tomori e appunto Kalulu, che hanno trovato una sintonia quasi perfetta. I due inoltre sono davvero adatti al gioco dell'allenatore, che vuole sempre una squadra molto aggressiva e che spesso lascia i difensori 1 vs 1 contro gli attaccanti avversari.
Il Milan la prossima estate acquisterà senza dubbio un difensore centrale, visto il probabile addio di Romagnoli, ma guai a sottovalutare Kalulu. Stiamo parlando di un classe 2000, che prima del Milan aveva giocato poche partite da professionista, eppure nessuno se ne è accorto o se ne sta accorgendo. Merito ovviamente suo, così come quello di Maldini, Massara e Moncada, che hanno creduto in lui sin dal primo momento. Insomma, un acquisto davvero azzeccato che il Milan vuole tenersi stretto. Milan, ecco l'alternativa in difesa a Botman: le ultime news di mercato >>>
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