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La favola di Junior Messias: da fattorino a protagonista nel Milan

Salvatore Cantone

La storia di Junior Messias è bellissima: il brasiliano, ex fattorino, è partito dalla Serie D fino ad arrivare al Milan

La Gazzetta dello Sport, in edicola questa mattina, si sofferma su Junior Messias, attaccante del Milan. Nove anni fa il brasiliano era emigrato per dare un futuro alla moglie Tamy, che gli ha dato due figli, Emanuel e Miguel. Il calcio era solo un divertimento, non un lavoro. Giocava con degli amici peruviani che lo facevano lavorare come fattorino. Una notte però incontra Ezio Rossi, ora allenatore del Varese, che gli dice: "Ma che ci fai qui? Tu devi fare il calciatore!". La risposta di Junior non si è fatta attendere: "La ringrazio, ma io non credo più nel calcio. Ho mangiato riso e sassi per diventare calciatore, il Brasile mi ha deluso".

Insomma, Junior Messias aveva le idee chiare, ma Rossi non ha mollato, facendolo trasferire al Casale, e facendogli guadagnare 1500 euro al mese. "Il mio merito è avergli restituito un sogno. Ma mi chiedo sempre: se non avessi visto quella partita?" si chiede Rossi. Successivamente c'è stata un'escalation con i gol con il Casale e quelli con il Chieri in Serie D e poi in trasferimento in Serie C a Gozzano. Successivamente è arrivata l'opportunità di Crotone: al club calabrese non è costato nulla e quindi il suo passaggio al Milan (2,6 di prestito, con diritto di riscatto a 5,6) è una plusvalenza netta.

Il resto è storia recente. Stroppa, ora allenatore del Monza, ha vinto a Crotone un campionato di Serie B e poi ha riproposto Messias titolare in Serie A, a volte come mezzala e a volte come attaccante. Il tecnico non poteva che commuoversi dopo il gol contro l'Atletico Madrid: "È stato come se avesse segnato mio figlio. Ha ragione Pioli: di Junior non abbiamo ancora visto nulla, anche se ha 30 anni». La morale di questa storia? E' che le favole non finiscono mai. Intanto il Milan vuole il bomber che sta incantando la Serie A.