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LA TRASFORMAZIONE DI MATRI: DA ‘PACCO’ AD OPPORTUNITA’

Daniele Triolo

Sul finire dell’agosto 2013, con il Milan appena approdato ai gironi di Champions League in virtù del netto 3-0 inflitto al PSV Eindhoven e più ‘ricco’ di 12 milioni grazie alla cessione di Kevin-Prince Boateng allo...

"Sul finire dell'agosto 2013, con il Milan appena approdato ai gironi di Champions League in virtù del netto 3-0 inflitto al PSV Eindhoven e più 'ricco' di 12 milioni grazie alla cessione di Kevin-Prince Boateng allo Schalke 04, l'amministratore delegato all'area sportiva, Adriano Galliani, accontentò l'allora tecnico Massimiliano Allegri acquistando per la medesima cifra il centravanti Alessandro Matri dalla Juventus.

"Più che un acquisto, un ritorno all'ovile per l'attaccante di Sant'Angelo Lodigiano, nato e cresciuto nelle giovanili del club rossonero, con il quale aveva esordito nella massima serie il 24 maggio 2003 (Piacenza-Milan 4-2) sotto la guida di Ancelotti, e al quale era appartenuto fino al 2007, anno della sua definitiva cessione al Cagliari. Quello che sembrava il coronamento di un nuovo sogno d'amore si è rivelato a conti fatti l'inizio di un incubo, per il Milan e per il ragazzo. Nelle 15 deludenti apparizioni di Matri nella stagione 2013-2014, soltanto una rete messa a segno (inutile, nella sconfitta 3-2 in casa del Parma), ed una caterva di assordanti fischi collezionati nella disgraziata stagione dell'intera squadra.

"Tanto che, nel successivo mese di gennaio, nel tentativo di rivalutare l'investimento e di non far deprimere ulteriormente l'atleta, il Milan aveva provveduto a cederlo con la formula del prestito con diritto di riscatto alla Fiorentina. Anche in Toscana, però, è proseguito l'annus horribilis di Matri, aperto dall'illusoria doppietta sul campo del Catania e concluso con 4 misere reti all'attivo. Diritto di riscatto non esercitato, e scontato ritorno alla base.

"Nel corso dell'ultimo calciomercato, quando ancora il Milan non progettava la cessione di Balotelli, e quando Pazzini sembrava godere di maggior considerazione da parte del nuovo tecnico, Filippo Inzaghi, si è sin da subito cercata una sistemazione per Matri. Soluzione gradita a tutti, al Milan in primis, e quindi al ragazzo ed al suo procuratore, Tullio Tinti, il Genoa: l'affare è andato rapidamente in porto, anche una volta saltata l'ipotesi di scambio di prestiti con il terzino destro croato Sime Vrsaljiko. Con la maglia del Grifone, Matri sembra aver ritrovato la voglia di giocare, di convincere, e, insieme ai giusti stimoli, è tornato a segnare con continuità così come aveva dimostrato di saper fare al Cagliari prima ed alla Juventus poi: già 4 i gol messi a segno per il Genoa, tutti in trasferta, contro il Verona (doppietta), il Parma ed il Chievo, domenica scorsa.

"La sua resurrezione potrà giovare anche al Milan, ancora proprietario del suo cartellino. Soprattutto in vista della prossima stagione quando, con tutta probabilità, Giampaolo Pazzini non farà più parte dell'organico rossonero e Matri potrebbe rilevarne il posto, risultando un'utile alternativa in attacco. Oppure, qualora le casse societarie necessitassero di denaro fresco, da una sua vendita potrebbero derivare risorse economiche importanti. Ai posteri l'ardua sentenza: certamente, l'affaire Matri 'rischia' di tramutarsi, magari con qualche mese di troppo di ritardo, da pacco ad opportunità.

"Daniele Triolo